MAZZARRI "ALLA RICERCA DI PUNTI E QUALITÀ"

"Ho grande rispetto per il Verona, una squadra che va elogiata per quello che sta facendo, era difficile che potesse tenere la media d'inizio anno con una simile costanza"

APPIANO GENTILE (CO) - "A livello di prestazione sono abbastanza soddisfatto di come la squadra si è comportata nelle ultime partite, da un punto di vista generale si riparte da come abbiamo interpretato la gara a Roma", ecco l'esordio di Walter Mazzarri nella conferenza stampa di presentazione di Hellas Verona-Inter.


"Credo che per crescere e far sì che si continui ad avere quella mentalità che andiamo cercando, ovvero essere una squadra che ogni volta fa bene e vince, gli interpreti delle partite positive meritino la riconferma. Riuscire a vincere attraverso la prestazione, ecco cosa vogliamo. Fino ad oggi chi è stato messo in campo mi ha dato delle buone risposte, deve quindi essere uno stimolo per tutti, per tenere tutti sulla corda".


"Arrivare 4° o 5°? Quando un allenatore è concentrato su ciò che sta facendo la sua squadra, non presta attenzione a queste cose. I bilanci si fanno alla fine, quando potrò anche parlare in modo più diretto. Ora bisogna far sì che questi ragazzi facciano il massimo".


"I rinnovi di contratto dei giocatori in scadenza? Questo gruppo andrà valutato alla fine dell'anno in base a come tutti i ragazzi si saranno comportati. Se sarò io l'allenatore, sarò ancora il massimo responsabile a livello tecnico, quindi riferirò le mie idee alla società. Già quest'estate c'erano delle discussioni in merito e lo sapevo. Un allenatore non può entrare più di tanto nel merito, le cose in Italia funzionano con un direttore sportivo, molto dipende anche da lui. Il giocatore deve trarre beneficio ed essere stimolato da un possibile rinnovo di contratto".


"Palacio sta facendo un grande campionato, per quanto segna e per come lavora per la squadra, guardate quanti chilometri corre... questa è la prima base, nel calcio moderno gli attaccanti devono fare quello che sta facendo lui, pensare prima alla squadra e poi a segnare. Questo principio alla lunga pagherà".


"Io come allenatore-manager? Al Sole 24 ore ho detto di non essere io ad aver chiesto di fare quel ruolo, non ne ho parlato, per il momento sto facendo ciò che ho cominciato a fare quest'estate: l'allenatore". 


"Meglio che passi la Fiorentina nel confronto europeo contro la Juve? Non ho mai guardato gli altri, ho sempre pensato a portare più in alto possibile la squadra che alleno, non possiamo far nulla con quello che fanno gli altri, ci sono ancora tanti punti in palio, dobbiamo raccoglierne il più possibile giocando il miglior calcio possibile".


"Ho grande rispetto per il Verona, che probabilmente ha perso qualche punto pur giocando molto bene. E' una squadra che va elogiata per quello che sta facendo, era difficile che potesse tenere la media d'inizio anno con una simile costanza. E' una squadra pericolosa che gioca ancora bene, non penso che la partenza di Jorginho abbia cambiato troppo le cose".


"Del secondo tempo giocato dal Verona contro la Juventus ho capito che andremo a giocare in uno stadio esaurito, ci sarà grande entusiasmo, sarà certamente una partita difficile e quel risultato contro la Juventus la dice lunga sul tipo di avversario che andremo ad affrontare".


"Il mio contratto? A giugno anche quello potrebbe essere un oggetto di valutazione, ma con la società ci siamo ripromessi di fare queste valutazioni quando avremo una visione più ampia della situazione globale".

"Quando prepariamo le partite curiamo entrambe le fasi, anche quella difensiva, perché recuperare palla il prima possibile è un vantaggio per poter esprimere la fase attiva in un certo modo e con continuità. Col Torino è stato fatto, era una squadra difficile da affrontare, con due giocatori come Cerci e Immobile che avevano già esso in difficoltà tante squadre".

"Hernanes ha anche avuto qualche problema e non è ancora al top, ma è sicuramente un giocatore importante, dà forza e coraggio agli altri grazie al suo spessore caratteriale e tecnico, tutta la squadra ha beneficiato del suo arrivo".

"Il campionato italiano è particolare, a inizio anno le squadre se la giocano, poi quando i punti iniziano a diventare pesanti il tatticismo inizia a prevalere, è difficile giocare nel girone di ritorno come in quello d'andata. Campagnaro ha detto una cosa molto giusta, quando analizzammo la sconfitta con la Juve... non ci andò giù, il secondo e terzo gol con più attenzione e cattiveria sportiva non si sarebbero presi, ho fatto capire ai ragazzi come avremmo dovuto intepretare le partite da lì in poi. Chi vuole stare negli undici deve avere la mentalità giusta".


"Kovacic? Ho venticinque giocatori a disposizione, questa è una squadra da sempre abituata per il vertice, ciò che conta sono i risultati. Bisogna pensare a un giocatore giovane e non ai punti, ai punti e non al giocatore o tutte e deu? Kovacic sta crescendo nel modo giusto, anche visto il blasone di questa società.
Alvarez? Martedì chiederò allo staff a che punto saremo, a Verona non ci sarà, non si è allenato in gruppo". 


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