APPIANO GENTILE - Una conferenza densa di 'calcio' quella di oggi di Walter Mazzarri, alla vigilia di Catania-Inter. Tanti i temi toccati, dall'avversario che i nerazzurri sfideranno all'atteggiamento che deve tenere la squadra, passando per quella che è la filosofia che trasmette il tecnico, soffermandosi anche su quella che secondo Mazzarri sarebbe un'interessante innovazione da introdurre, un quarto cambio.
"Tre cambi freschi io li faccio sempre, sono necessari, per assurdo - se si potesse - vorrei anche il quarto! Con il calcio di adesso, le panchine lunghe, non sarebbe una brutta idea. Due anni fa ero uno di quelli che voleva aumentare il numero di giocatori in panchina. Perché non fare anche un cambio in più? Servirebbe anche per tenere più in considerazione chi gioca meno", spiega il tecnico.
"Mi piace quando incontro la gente, i tifosi, e mi dicono 'si riparte, è l'anno zero', ma io quanto ci si avvicina alle altre squadre non lo so - risponde l'allenatore a precisa domanda -, nel calcio le cose si fanno giorno dopo giorno, bisogna pensare così, a nient'altro che non sia fare la prossima al meglio, è quello che ci diciamo anche con il presidente. A San Siro si è visto un bellissimo clima, mi ha fatto piacere. Non ci interessa quello che dicono gli altri, noi andiamo dritti per la nostra strada. Convinto che ci leveremo delle soddisfazioni. Vorrei però sottolineare che quando ho detto 'giorno dopo giorno' non intendo 'prendere quello che viene', ma domenica dopo domenica cercare di dare il meglio, esprimersi al massimo nelle due fasi di gioco, dare di volta in volta il massimo".
"Di base - spiega poi - mi piacerebbe avere la palla 90 minuti ed attaccare sempre, poi bisogna però vedere quanto la qualità incide sul bene della squadra. Se la qualità è al servizio della squadra, ne metti il più possibile. Si vede di volta in volta. Di base mi garberebbe imporre il gioco, devo capire quanto questo porti risultati. Sono tutte valutazioni che fai piano piano".
Infine, una domanda sulle consuetudini della vigilia: quando si giocherà in casa allenamento e conferenza del giorno prima saranno a San Siro? "Vedremo. Due volte l'abbiamo fatto perché non si conosceva il terreno nuovo. Non credo, a meno che non venga rifatto il campo. Se necessario e se ce lo daranno volentieri, valuteremo di volta in volta".