APPIANO GENTILE - Accanto a Saphir Taider e Wallace, a presentarsi ufficialmente alla stampa c'è anche Rolando.
Una stagione già trascorsa insieme, al Napoli, e inevitabilmente la prima domanda che viene posta al difensore portoghese riguarda il suo rapporto con Walter Mazzarri: "Lo conosco e sono sicuro che farà le cose nel migliore dei modi. Mi fa molto piacere che mi abbia voluto qui, se lo ha fatto è perché ha fiducia in me. A Napoli mi ha fatto giocare quando ero pronto fisicamente. Io ho fiducia in me e sono qui per giocare. Aspetterò il mio momento per scendere in campo e farlo bene. Voglio lavorare e farlo bene perché l'Inter è una grande Società e ci teniamo a fare bene. Se mi chiedete dello scudetto vi rispondo che la stagione è lunga, l'Inter negli ultimi dieci anni ha vinto tanto. Noi pensiamo a lavorare e poi vediamo cosa succede, la passata stagione è stata dura ma ora siamo con un nuovo tecnico a cui piace molto fare le cose bene e lavorare tanto. Poi vedremo cosa faremo. Se la squadra ha già appreso gli insegnamenti di Mazzarri? Posso dire che lui è un allenatore con molta esperienza e non ha cambiato il lavoro rispetto al passato. Lui crede nel buon lavoro e nel buon allenamento. La squadra sta lavorando da 40-50 giorni con lui e ha già imparato qualcosa, ma c'è bisogno di più tempo per fare tutto come vuole".
Se gli avversari debbano avere paura dell'Inter lo spiega lo stesso Rolando: "Non c'è paura nel calcio, ma l'Inter è una società importante e quando si gioca contro di noi ci deve essere rispetto grandissimo. Noi abbiamo la responsabilità di fare bene per questa Società".
Sul suo rapporto con gli ex compagni al Porto, Pereira e Guarin: "Siamo amici di tanto tempo, abbiamo parlato qualche volta prima che diventasse noto l'interesse dell'Inter nei miei confronti. Mi hanno sempre parlato benissimo di questa Società. Poi quando ho saputo dell'interesse dell'Inter ho chiesto solo una mano per le cose più basilari: non c'è bisogno di chiedere a nessuno chi sia l'Inter. Se mi piacerebbe avere qui Fernando? E' come un fratello per me, gli voglio bene e la mia risposta è quindi scontata. Ma non so se verrà, dipende dalla Società e da lui".
Alla domanda su quale sia la sua posizione favorita nella difesa a tre Rolando risponde: "Mazzarri sa che posso giocare sia a destra che a sinistra o al centro. Per me è lo stesso".
In chiusura viene chiesto anche a Rolando se e in che modo il fatto di non essere all'Inter a titolo definitivo possa influire sulla propria prestazione: "Noi dobbiamo solo pensare a giocare, quando si scende in campo si pensa solo a quello. Essere in prestito o un acquisto definitivo non conta quando sei sul campo. L'importante per me è essere qui dove volevo essere. Ora ho un contratto per l'Inter, poi del mio futuro parleranno i dirigenti. Io devo solo cercare di dare il massimo. Nel calcio non si può parlare del futuro, io ho fatto questa scelta perché questa squadra mi piace e mi voleva. Mondiale? E' normale, vorrei esserci e spero che giocando qui potrò andare in nazionale".
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CONFERENZA STAMPA ROLANDO, TAIDER E WALLACE 29/08/2013