MILANO - 'Dolor, pero con la frente bien alta', il sito ufficiale dell'Independiente de Avellaneda annuncia così la retrocessione in serie B, la 'secunda division' argentina, detta anche la ' baja'. La stampa argentina ricama sul fatto che loro, i diavoli rossi, detti anche 'Rey de Copas', siano stati mandati nell'inferno calcistico proprio dalla squadra del Papa, il San Lorenzo, e raccontano di una giornata di lacrime che segna la prima retrocessione di una squadra altrimenti blasonatissima in 108 anni di storia (16 titoli nazionali, 7 Coppe Libertadores, 2 Coppe Intercontinetali).
Perchè siamo qui a parlarne? Sono stati, nel 1964 e nel 1965, i grandi avversari delle Coppe Intercontinentali poi vinta dalla Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrera. Allora le finali erano andata e ritorno, nel '64 ci volle addirittura anche uno spareggio, si giocò in settembre tre volte, nello spazio di tre settimane. La prima in Argentina, gol loro con Rodriguez marcatore, la seconda a Milano, vinta dall'Inter con le reti di Mazzola e Corso, e siccome allora contava solo vincere, si fece lo spareggio al Bernabeu di Madrid: ai supplementari, minuto 110, segnò Mario Corso.
Un anno dopo, stessa coppa, stessi avversari, ma non c'è storia. Nessuna remuntada argentina, anzi un secco 3-0 a San Siro che inizia col vantaggio nerazzurro al terzo minuto, gol di Peirò, e poi doppietta di Mazzola. Ritorno con 0-0, Inter sul tetto del mondo.