APPIANO GENTILE - Presente e futuro dell'Inter, Mateo Kovacic parla - in un'intervista esclusiva per Sky Sport 24 - di questi primi mesi in nerazzurro e di tutti quelli che indossando questa maglia ancora verranno.
"Sono molto contento, l'Inter è un grande club ed è un piacere giocare qui - spiega il centrocampista croato ai microfoni di Matteo Barzaghi -. Quest'anno abbiamo giocato male, ma il prossimo anno è il nostro. Al non aver raggiunto l'Europa ha contribuito aver avuto tanti giocatori infortunati, ma spero che l'anno prossimo possa essere migliore, che arrivino nuovi giocatori e che possa formarsi una squadra ancora più forte".
Se senta o meno la pressione per essere il nuovo simbolo dell'Inter, Kovacic lo chiarisce con sicurezza: "No, non sento la pressione perchè non mi sento ancora un simbolo. Lo sono Zanetti, Stankovic. Se mi aspettavo questo impatto in Italia? Sapevo di poter giocare bene a calcio, ma spero di fare sempre meglio".
Sul ruolo preferito in campo: "Dove gioco lo ha spiegato il mister, ma secondo me la mia miglior posizione è centrale di centrocampo". Andrea Stramaccioni ha sempre speso belle parole per Kovacic che, a questo proposito e sulla possibilità di ripartire anche nella prossima stagione con lui, dice: "Lo ringrazio per quello che ha detto, lui è giovane ed è un buon allenatore, ma non spettano a me le decisioni sul suo futuro. L'Inter del prossimo anno sarà meglio di quella di quest'anno, dobbiamo assolutamente fare meglio. Se vedo solo Inter nel mio futuro? Non penso adesso al mio futuro, sto bene qui e spero di starci fino a che potrò".
Si parla anche della possibilità di vedere Luka Modric all'Inter: "E' un giocatore fenomenale, ma penso rimarrà a Madrid. Se io posso giocare con lui? Si, in Nazionale è bellissimo giocare insieme perchè ha talento. Sarebbe bellissimo se venisse all'Inter ma, ripeto, credo rimarrà in Spagna. Vrsaljko? E' un buon amico, molto giovane, ma le decisioni spettano all'Inter".
Infine alla domanda su chi siano i suoi idoli e se possa essere lui il nuovo Boban, Mateo sorride e spiega: "Lui è rossonero, io nerazzurro....Io sono Kovacic, io sono io".