MILANO - 26 maggio 1963, 50 anni fa: San Siro nerazzurra festeggia lo scudetto dell'Inter, il primo dell'era Moratti. Qualche giorno prima il Milan vince a Wembley la prima coppa dei Campioni del calcio italiano.
Nasce in quei giorni la leggenda del Mago e del Paròn, Helenio Herrera e Nereo Rocco, due straordinari personaggi che mutarono per sempre il costume calcistico italiano e mondiale. Di colpo, a partire da quel maggio 1963, il Milan divenne di Rocco e l'Inter di Herrera. Non soltanto per le grandi qualità tecniche e tattiche di due allenatori storici, tra i migliori di tutti i tempi. Ma anche e sopratutto per le loro straripanti personalità, a cominciare da una innata vocazione - ante litteram - alla comunicazione.
La mostra, prodotta dal Comune di Milano e da Skira Editore, in collaborazione con Inter e Milan, e con i contributi di RCS e RAI, racconta una storia leggendaria: la rivalità, la carriera, l'amicizia, le famiglie, gli amici di una coppia celeberrima del calcio italiano e internazionale, quella formata da Helenio Herrera e Nereo Rocco, il Mago e il Paròn dei mitici anni Sessanta milanesi.
Herrera è argentino, uomo internazionale, vissuto in Marocco e in Francia, calciatore discreto, allenatore grandissimo. Nasce povero e diventerà ricchissimo. Vegetariano, astemio, praticava lo yoga, dava a tutti del lei e non accorciava mai le distanze gerarchiche. Il Mago parlava quattro lingue, e riempiva centinaia di quaderni con schemi e appunti vari. Rocco soltanto il triestino, e guai se trovava una lavagna in spogliatoio. Due mondi opposti di interpretare il calcio e la vita: due vie diversissime per arrivare comunque ai traguardi più alti.
per info www.mostramilaninter63.it www.skira.net #roccoherrera