PAVIA - "L'Inter deve ripartire per tornare protagonista, per tornare in alto e per quanto lo conosco, il Presidente Moratti farà di tutto perchè sia così. Ci sono tanti giovani, tanti giocatori che hanno dimostrato che possono dare una mano e bisogna ripartire da loro". Javier Zanetti, durante la conferenza stampa organizzata al Policlinico San Matteo prima delle suo ritorno a casa, parla del futuro della sua squadra.
Alla possibilità di affiancare Andrea Stramaccioni in panchina durante il periodo nel quale il Capitano non potrà essere in campo: "No, non abbiamo parlato di quello, ma del mio recupero. Poi sarò comunque vicino alla mia squadra. Se continueremo con Stramaccioni? Non sono io a decidere, credo che il mister affronterà questo finale di campionato nel migliore dei modi con i giocatori che ha a disposizione, che purtroppo sono pochi e con calma credo che il Presidente Moratti, se ha parlato con lui, ha parlato tante volte di quello che sarà il futuro. Una presa di distanza nei confronti di Stramaccioni quando ho detto che la decisione spetta al Presidente? Io ho molto rispetto per il mister, soprattutto ho molto rispetto per la mia Società, questi sono argomenti che in questo momento non riguardano me. Io posso dire che al mister siamo stati vicini dal primo giorno in cui è arrivato in prima squadra e gli saremo vicini sempre".
Anche Leonardo ha fatto visita a Javier Zanetti: "Mi ha fatto un enorme piacere rivedere Leo dopo tanto tempo. Stiamo parlando di un grandissmo uomo, di una grande persona, molto intelligente, che credo che farebbe bene in qualunque squadra. Con Leo c'è soprattutto una grande amicizia, lui è stato il mio allenatore e l'amicizia è rimasta. Abbiamo parlato tanto e come ho detto prima stiamo parlando di un uomo molto intelligente, con un cuore enorme e mi ha fatto piacere rivederlo. Se lo rivededrò presto? Mi auguro di si".
Sugli obiettivi della squadra: "Speriamo di andare in Europa League. Se non fosse così, mi auguro di fare parte di una squadra altamente competitiva per tornare a lottare perchè vincere non è mai facile".
Sulla riabilitazione: "Adesso dovrò stare tre settimane senza appoggiare il piede, poi altre tre con un tutuore, iniziare a camminare piano piano e da lì ripartire con il lavoro di riabilitazione. Starò tanto tempo qui, poi andrò in Argentina e quando la squadra sarà pronta per il ritiro anche io sarò li a fare il mio lavoro. Quando il ritorno in Pinetina? Magari faccio un salto adesso o sabato, ma presto perchè ho voglia di rivedere i miei compagni".
"L'affetto dei tifosi mi ha colpito tantissimo - continua Javier - perchè non è arrivato solo da quelli nerazzurri. Durante la mia carriera ho sempre cercato di essere rispettoso con tutti e adesso questa dimostrazione d'affetto è una testimonianza. Voglio tornare perchè sento di avere la forza, credo che da ogni cosa negativa bisogna prendere qualcosa di positivo. Io ho sempre cercato di ripartire subito e sarà così anche adesso. Messaggi dal Vaticano? Si, mi sono arrivati".
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha inviato un messaggio tramite twitter a Zanetti assicurandogli che con il dottor Benazzo a Pavia sarebbe stato in buone mani: "Ho visto il suo messaggio e l'ho detto prima: ringrazio tutto il Policlinico di Pavia perchè sono stato trattato benissimo".
Sui suoi compagni infortunati: "Ognuno ha i suoi problemi, ma ognuno di noi ce la mette tutta per cercare di tornare il prima possibile".
Arrigo Sacchi ha detto che con le sue qualità Javier Zanetti sarebbe in grado di giocare ancora due anni: "E' uno che ha molta esperienza, mi auguro che sia cosi".
La visita al Policlinico è stata anche quella da parte di Antonio Cassano: "Già dal corridoio ho capito che era arrivato, ha iniziato a urlare ma mi ha fatto molto piacere vederlo (ndr, sorride)". E i suoi figli di Javier: "Sono venuti ieri a trovarmi e hanno ribaltato l'ospedale. In questo periodo mi dedicherò più a loro e loro mi daranno la forza per tornare il prima possibile".