MILANO - Se l'Inter fosse un film, lui sarebbe un regista da Oscar. Luis Suarez Miramontes, per molti Luisito, ha sposato i colori nerazzurri negli anni leggendari della Grande Inter, dal 1961 al 1970. Veniva dal Barcellona e apparteneva già all'Olimpo del calcio, come Pallone d'Oro. Il suo percorso dalla Spagna all'Italia è stato illuminato dal fiuto di Helenio Herrera e orchestrato dal presidente Angelo Moratti. Si dice che con il guadagno fatto con la sua cessione, il Barcellona completò il proprio stadio, il Camp Nou. Ha vinto con l'Inter tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, è ancora leggendaria la precisione con cui smistava la palla. Dall'Italia e dal suo calcio non si è più separato, dopo una breve parentesi alla Sampdoria, ha optato per la carriera di allenatore, facendosi trovare pronto anche in momenti difficili con l'Inter.
Questi i suoi numeri in nerazzurro: 257 presenze in campionato con 42 gol, 49 presenze in Europa con 8 gol e 22 presenze in Coppa Italia, per un totale di 328 volte in maglia nerazzurra e 54 reti segnate.
Oggi compie 78 anni, auguri di cuore.
