"DOBBIAMO FAR PARLARE IL CAMPO, VINCERE DAVANTI ALLA NOSTRA GENTE"

Il tecnico "Al completo l'Inter è stata da vertice. E non dimentichiamoci che allenatore, preparatore, staff sono gli stessi"

APPIANO GENTILE - "Sia con l'Atalanta, che con il Cagliari che con la Roma l'Inter ha dimostrato che sta giocando con grande impegno e approccio mentale. In nessuna delle tre gare l'Inter ha fatto globalmente male. Anche se in questo momento arriviamo a quattro gare con gli stessi giocatori, il modo di parlare che abbiamo è vincere davanti ai nostri tifosi. Dobbiamo far parlare il campo", è questo ciò che ha in mente Andrea Stramaccioni alla vigilia di Inter-Parma.

A proposito del momento di difficoltà, il tecnico nerazzurro rende nota la sua posizione: "Capisco che da fuori si vada alla ricerca dei colpevoli, il calcio è così, ma in questa stagione è come se avessimo assistito a due momenti diversi, ma allenatore, preparatore, staff erano gli stessi di quando le cose andavano bene, poi a causa degli infortuni abbiamo perso continuità. L'Inter quando è stata al completo o quasi al completo è stata in grado di battere tutti. Quando l'Inter c'è stata è stata una squadra da vertice. E' innegabile che ora l'Inter sia in un'emergenza enorme. Anche perché gli infortuni sono tutti nello stesso reparto. Nessuno si è mai tirato indietro, abbiamo le nostre colpe ma l'Inter fino a Natale era nelle prime posizioni. Il nostro futuro, detto ciò, è comunque Inter-Parma, io sono concentratissimo sul Parma".

Il pensiero, a precisa domanda, corre a quello che è stato il mercato di riparazione: "Io credo che il mercato di gennaio sia quello che può portare delle situazioni di acquisto in correlazione a quello che è disponibile, però noi abbiamo concluso un acquisto top a livello assoluto. L'Inter in questa stagione ha cambiato tanto, alcuni giocatori non hanno potuto esprimere tutte le loro qualità, ma altri hanno dato tantissimo. Qualcuno lo stiamo ancora aspettando, devono ancora far vedere quanto valgono, è solo questione di tempo. Nel momento in cui qualcuno mi dice che il presidente ha un atteggiamento nei confronti della squadra e dell'allenatore di protezione, credo che avendo il presidente sotto mano la situazione, la definizione di sentirsi solo è distante. E anche i direttori sono sempre qui alla Pinetina, siamo tutti sulla stessa barca. Poi è normale che vedete la mia faccia ed è giusto che la faccia ce la metta io. Se dopo la gara col Napoli ero lo Special Two, oggi faccio fatica a stare in Serie A. Questi sono i vostri giudizi, io provo a mettere tutto ciò che ha a disposizione dell'Inter. Detto ciò, il 20 maggio, saprete quale sarà il futuro dell'Inter".


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