MILANO - Inizia ai microfoni della Rai Andrea Stramaccioni nel commentare la sconfitta e l'eliminazione dalla Tim Cup: "Posso solo fare i complimenti ai miei giocatori, che hanno messo in campo tutto quello che avevano, con un ottimo primo tempo, con l'occasione anche di fare il secondo gol. Poi la Roma è cresciuta e noi siamo calati, peccato aver preso il gol del pari su difesa schierata, alla prima e unica palla persa in contropiede. Oggi abbiamo recuperato Juan Jesus e abbiamo perso Cambiasso. Ripeto, posso solo fare i complimenti ai miei ragazzi cosi come li faccio alla Roma. Credo che di più non avremmo potuto dare ed è bello che anche il nostro pubblico ci abbia capito e ci abbia sostenuto fino alla fine. Questa squadra finchè è stata al completo ha dimostrato di poter fare bene".
Al tecnico viene quindi chiesto quale sarà il suo futuro: "Il mio futuro? Non voglio parlare di me ma dei miei giocatori, che danno tutto", risponde, passando poi ad analizzare la gara e le scelte fatte: "Abbiamo preferito ragionare su un discorso di palleggio per poi inserirci da dietro, viste le nostre condizioni. Con altri terminali offensivi si sarebbe potuto ragionare diversamente".
Il tecnico passa poi in conferenza stampa: "Mi sono spesso esposto perché è giusto, sono l'allenatore. Non ho problemi a mettere la mia professionalità per la società e il presidente, difendendoli a costo di espormi. Lo farò sempre, chi mi conosce lo sa. I miei ragazzi seppur sconfitti sono usciti a testa alta contro una squadra di qualità. Non ho dubbi sul fatto che i miei giocheranno sempre al massimo da qui alla fine, il problema è di gestione. Ci siamo mentalmente, il presidente e la società stanno lavorando per non ripetere gli errori e a me compete parlare della squadra. Proveremo a dare il meglio, magari insisterò anche con i ragazzi della Primavera. Io ci ho messo la faccia e continuo a mettercela. Da qui al 30 giugno darò tutto quello che ho per questi colori, poi il presidente mi dirà quale sarà il futuro".
Si continua poi con l'analisi della gara: "Chiudersi sull'1-0? In quest'ottica l'unico modo per chiuderci era togliere o Rocchi o Alvarez. Chiudersi definitivamente non avendo altri attaccanti sull'1-0 secondo me era troppo presto, il mio rammarico è che abbiamo preso gol sulla prima palla persa. Globalmente dopo l'1-1 credo che la Roma abbia anche meritato la qualificazione, peccato perchè l'Inter ha messo in campo tutto, ma davvero tutto quello che aveva. La cosa che mi è piaciuta di più è che anche il pubblico ha apprezzato e non ha smesso mai di sostenerci. Sentirmi lasciato solo dalla Società? In questo non ho mai avuto problemi. Mi sono spesso esposto, ripeto, ed è giusto cosi perchè sono l'allenatore e perchè non ho problemi a mettere la faccia per questa Società. Lo farò sempre finchè sarò l'allenatore dell'Inter. Come gestire le prossime partite? Non ho dubbi sul fatto che i miei calciatori daranno il massimo fino alla fine, il problema è sicuramente la gestione dei giocatori. Credo che il Presidente e la Società stiano lavorando per migliorare l'Inter però a me compete parlare del campo. Contestazione alla Società? Il mio giudizio è che ho l'intelligenza per parlare solo della mia squadra e dei miei giocatori. Posso dire solo grazie ai tifosi che ci hanno sostenuto per il resto credo sia giusto parli il mio Presidente. Voci sul mio esonero? Non me ne frega niente, io sto dando il cento per cento, come i miei giocatori. Siamo uniti, è una stagione maledetta. Noi quando siamo stati tutti abbiamo battuto chiunque. Credo che se la Roma stasera avesse giocato senza Totti, Lamela e Destro avrebbe fatto fatica come noi. Futuro in bilico? Per me potete fare tutti i nomi di allenatori che volete, tanto voi li fate tutti poi loro rinnovano e ne fate un altro. Noi aiutiamo gli allenatori a rinnovare. Ripeto, io fino al 30 giugno darò il massimo".