MILANO - A margine dell'aperitivo solidale organizzato questa sera al ristorante "Botinero" per la Fondazione PUPI, Javier Zanetti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti a proposito della sconfitta di ieri contro l'Atalanta e del rigore fischiato contro l'Inter: "C'è amarezza per l'accaduto. Capita spesso a noi. Paghiamo il fatto di essere diversi. Lo diciamo così qualcuno non pensa che lasciamo passare tutto. La storia dell'Inter parla per sé: siamo diversi da tutti. Rigore? Ho chiesto subito all'arbitro cosa aveva visto. Lui mi ha detto: 'capitano, mano netta'...Sul 3-1 la gara era tranquilla". E a chi gli chiede se si tratti di un complotto, Zanetti risponde sicuro: "Il presidente Moratti è stato chiaro. Chi vorrebbe un complotto? Questo non lo so. Noi ci limitiamo a giocare. Se abbiamo sentito Moratti? No, ieri c'era amarezza. Vincere ieri ci avrebbe potuto avvicinare alla terza. Fino a quel momento la gara era dominata, l'episodio l'ha riaperta". E infine: "Lottare contro tutti? Da quando sono all'Inter è così. Ci piace. A noi piace vincere e perdere onestamente. E' stata un'annata con tante difficoltà. Gli infortuni di Palacio, Milito e Cassano hanno sicuramente penalizzato il rendimento della squadra, ma non cerchiamo alibi".