APPIANO GENTILE - "Le parole di Massimo Moratti sono sempre determinanti, anche perché se sbaglia aggettivo io vengo travolto... Prego il presidente, che ha fiducia in me, di non sbagliarmi l'aggettivo perché io ogni volta se no vengo travolto... (scherza, ndr). Ma se il presidente mi manda via stasera o tra tre anni, gli dirò sempre grazie, il mio compito è solo quello di lavorare al meglio, cerchiamo di ripagare la fiducia con i punti", a parlare così, alla vigilia di Inter-Juventus, è Andrea Stramaccioni, cui viene chiesto conto delle parole di stima e fiducia pronunciate in settimana dal presidente nerazzurro.
E a proposito dei contatti con José Mourinho il tecnico spiega, sorridendo, che "José è un esempio, un punto di arrivo per qualsiasi allenatore giovane, lui è Mourinho, non posso sentire competizione con lui, so quanto è amato ma so anche qual è la verità su questa storia dal presidente. Magari mi dispiace però che queste cose vengano utilizzate per illudere i tifosi, parlo anche da interista, perché uno poi rimane deluso. La nostra se no diventa la Società dell'aspettativa che, delusa, lascia l'amaro in bocca".
A Stramaccioni viene poi chiesto della scelta per la direzione di gara di domani: "Rizzoli è uno dei migliori arbitri italiani, un arbitro top per una partita top. Da quello Juve-Inter dell'andata noi non siamo più stati molto fortunati in area di rigore ma è una statistica questa, non una polemica. E Rizzoli credo che sia un arbitro giusto per una gara così importante".
Infine, uno sguardo, un pensiero, all'obiettivo: "Noi crediamo nel terzo posto, ma la cosa importante è ragionare gara per gara. E' una vigilia non molto lineare questa, come gestione del prepartita, ma cerchiamo di organizzare al meglio la situazione".