MILANO - Giocare d'attacco contro il cancro si può. Oggi, all'Istituto Lagrange di Milano, davanti a 250 ragazzi tra i 14 e i 15 anni, l'ha fatto il nerazzurro Ezequiel Schelotto, nell'ambito della sedicesima tappa della terza edizione di "Non fare autogol", un'iniziativa promossa dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) per la formazione e la sensibilizzazione degli adolescenti italiani rispetto ai principali fattori di rischio oncologico.
I calciatori di serie A che, come Schelotto, hanno aderito a questa iniziativa, affiancano gli oncologi incontrando direttamente nelle scuole italiane gli adolescenti per un progetto nazionale itinerante di educazione a corretti stili di vita.
Ed è così che proprio il calcio diventa lo strumento ideale per mettere in guardia gli adolescenti da alcuni fra i più diffusi e pericolosi comportamenti a rischio in età giovanile: abitudine al fumo, all'alcol, dieta scorretta, sedentarietà, scorretta esposizione al sole, utilizzo delle lampade abbronzanti, sesso non protetto, utilizzo di sostanze dopanti.
"Parlare con ragazzi di questa età è un onore - sottolinea Schelotto - perché noi calciatori possiamo essere di esempio per loro, anzi, dobbiamo essere d'esempio. Tanti sono i comportamenti preventivi che possono essere importanti per combattere anticipatamente un male come il cancro. Nella vita ci vuole responsabilità, si deve stare attenti a come ci si comporta. E nei comportamenti i valori della famiglia sono importanti da tenere presenti, insieme a una vita sana. Tutto questo vorrei che venisse percepito dai ragazzi che sono qui oggi, è un piacere essere qui al loro fianco. Il cancro va combattuto ancora prima che inizi ad attaccarci. Io ho avuto dei familiari malati, so quanto sia difficile. Si deve stare attenti ai fattori di rischio, per esempio il fumo. Fumare certamente non fa bene, per uno sportivo e non solo, per tutti nella vita. Le cose vanno fatte con serietà e responsabilità, la vita va affrontata con serietà e responsabilità, divertirsi va bene ma senza esagerare, non bisogna oltrepassare il limite. Io ho fatto tanti sbagli nella vita, come tutti, ma ci si deve rialzare e grazie alla famiglia si può farlo. Ascoltate anche voi i vostri genitori, vi vogliono bene!".
Per ribadire questo concetto al fianco dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) si sono schierati anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).
Per massimizzare la ricaduta educazionale è stato attivato un sito internet (www.nonfareautogol.it), un canale YouTube (http://www.youtube.com/NonFareAutogol), una pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) e un profilo twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol).
Sul sito è inoltre stato attivato il 'Quiz della salute': gli studenti di tutta Italia possono rispondere a 15 domande per saperne di più sui fattori di rischio per la loro salute. I quesiti sono un'occasione per approfondire temi di salute e benessere, per spiegare nel dettaglio comportamenti a rischio.