SPORT ZONE, PER L'INTEGRAZIONE A MILANO

Milly Moratti, don Rigoldi, Chiara Bisconti presentano un progetto per lo sport a portata di tutti

MILANO - Un progetto di integrazione per uno sport alla portata di tutti, ecco che cos'è Sport Zone.

"Zone, in italiano, non in inglese, per capire meglio che questo è davvero un intervento sul territorio, il nostro, quello di Milano. Sulle nostre zone", sottolinea con il sorriso e gli occhi che le brillano Milly Moratti, direttore strategico dell'Inter, che quest'oggi ha presentato a Palazzo Marino questo progetto nato dalla collaborazione tra F.C. Internazionale, Comunità Nuova Onlus e il Comune di Milano, presenti l'assessore allo Sport e Tempo Libero del Comune di Milano Chiara Bisconti e don Gino Rigoldi di Comunità Nuova.

Alla base dell'intervento vi è la convinzione che lo sport sia veicolo di cultura. La finalità principale di questo progetto è quella di utilizzare lo sport come strumento per sviluppare la coesione sociale, il benessere e la salute dei cittadini nelle aree urbane; promuovere la socialità nei quartieri della città attraverso una partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà locali coinvolte; facilitare l'inclusione sociale soprattutto dei soggetti svantaggiati; promuovere una diversa cultura dello sport e del tifo e la diffusione di tutti i valori positivi ad essi connessi; promuovere e valorizzare gli spazi pubblici e privati e gli impianti sportivi, come luoghi di attività sportiva, favorendo occasioni di sport nel quartiere; uscire dal singolo quartiere e mettere in relazione/contatto le diverse zone di intervento.

"In una ragnatela d'integrazione, di rapporti sul territorio - prosegue Milly Moratti -, perché nella nostra città ci possono essere tanti luoghi dove poter svolgere attività sportiva e stare insieme, ed è bello che ci siano progetti come questo di Sport Zone, nel segno della continuità e dell'attenzione alla nostra realtà cittadina, alle persone".

Gli ambiti cittadini toccati dall'intervento saranno in particolare le zone 5 e 6 del comune di Milano, con azioni rivolte a tutti gli abitanti dei quartieri; la casa accoglienza di viale Ortles, per i senza fissa dimora; i centri di accoglienza che ospitano rifugiati politici.

Il progetto si propone di intervenire sul territorio (società sportive, oratori, luoghi di ritrovo informali, parchi), nelle scuole (progetto IO Tifo Positivo) e negli impianti sportivi, anche attraverso l'utilizzo di un Unità Mobile dello Sport.

L'intervento, che sarà operativamente gestito da un'equipe di educatori di Comunità Nuova, sarà supportato e finanziato in parte dal Comune di Milano e in parte da F.C. Internazionale.  


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