STRAMACCIONI: "CATANIA, STORICAMENTE DIFFICILE"

Le parole dell'allenatore nerazzurro in conferenza: "Noi però ci arriviamo mentalmente pronti"

APPIANO GENTILE - Alla vigilia di Catania-Inter, Andrea Stramaccioni parla in conferenza stampa della sfida che attende i nerazzurri allo stadio "Angelo Massimino" domani pomeriggio partendo proprio da un'analisi dell'avversario: "Maran e il suo gruppo stanno facendo un lavoro incredibile, straordinario. Sarà uno scontro diretto, in casa hanno costruito dei risultati importanti battendo Lazio, Fiorentina, Roma, pareggiando col Napoli. E' un campo storicamente difficile per l'Inter e per tutti, a cui noi arriviamo mentalmente pronti sfruttando una settimana lunga".

Dopo le notizie riportate stamane da "La Gazzetta dello Sport" di una lite tra l'allenatore nerazzurro e Antonio Cassano si passa poi inevitabilmente a parlare della non convocazione dell'attaccante barese. "E' una mia decisione, - spiega Stramaccioni - non è una sospensione. Quello che è successo ieri va riportato nei binari di qualcosa che può succedere, è stata soltanto una discussione. Chi ha riportato oggi non ci vuole bene, perché devono rimanere nello spogliatoio. E' stata una discussione, non c'è stato alcun contatto. Mi dà fastidio che sia stata riportata all'esterno, chi l'ha riportata non vuole bene all'Inter, perché lo spogliatoio è sacro. Posso aver fatto altri 30 mila discorsi prima di oggi. Tra l'altro Cassano nelle ultime 7 partite ha giocato tanto, non convocarlo è una mia scelta e non vorrei che diventasse la conferenza su Cassano. Motivazioni alla mia scelta? Rispondo con i fatti: se fosse stato sospeso oggi non si sarebbe allenato. E' una mia scelta non convocarlo, lunedì sarà regolarmente all'allenamento e se non succede nulla giovedì sarà regolarmente tra i 18 di Londra".

A proposito di Tommaso Rocchi, Stramaccioni spiega poi: "Paga il problema di non essere nella lista dell'Europa League, sono state fatte scelte dolorose e nessuno si immaginava l'infortunio di Diego. Lui non stava bene nelle scorse partite, lo sapevamo, a Udine, in Coppa, ho dimostrato di volerlo utilizzare perché ha giocato. Adesso sta bene e fino alla fine del campionato sarà utilizzato spesso. Spazio agli acquisti di gennaio? Per motivi diversi, Kuzmanovic e Schelotto, insieme a Rocchi, non sono nella lista di Europa League e dal primo minuto o a gara in corso li utilizzerò. Ma tutti stanno dimostrando comunque di poter fare bene".

Infine, su Fredy Guarin: "La sua posizione ideale è da interno di centrocampo a tre, perché può sfogare forza e tiro. L'ho messo a supporto di un attacco che perdendo di Milito ha perso un po' di peso, ho cominciato a schierarlo lì per non snaturare il tridente. Queste due partite sono state un po' un caso perché non abbiamo avuto tempo per lavorare, lui è stato costretto a fare il quarto di centrocampo, col Milan abbiamo sofferto e non per colpa sua. Adesso però lo metterò nella posizione che più preferisce perché ho anche Schelotto, Alvarez che mi danno alternative". 



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