STRAMACCIONI: "QUESTA SÌ CHE È STATA INTER"

"Il segnale che la squadra non è assolutamente morta; abbiamo fatto vedere tutta la nostra rabbia"

MILANO - "Nel primo tempo sulle palle inattive eravamo stati poco concentrati, poco attenti, ci siamo fatti sorprendere in un paio di occasioni, ma nella ripresa i ragazzi sono stati più concentrati e non ricordo pericoli subiti", esordisce così Andrea Stramaccioni nel post partita nel commentare la vittoria per 3-1 sul Chievo Verona.

"Credo che sia stato dato il segnale che la squadra non è assolutamente morta, abbiamo fatto vedere quanta rabbia abbiamo accumulato nell'ultimo periodo, l'abbiamo messa in campo. E' stata Inter. Siamo un gruppo, siamo una squadra, abbiamo giocato da Inter", sottolinea il tecnico nerazzurro, soddisfatto di aver ottenuto dai suoi quanto chiesto in vigilia.

Nel proseguire con l'analisi del match, Stramaccioni si sofferma sul tridente, spiegando che "non è un mistero che Milito, Cassano e Palacio davanti ci diano una qualità incredibile. Si sono sacrificati tantissimo, questo avevo chiesto e l'hanno fatto, devono a turno dare una mano, perché la cosa più importante è il gruppo".

Il tecnico si rivolge poi al popolo nerazzurro: "Ho grandissimo rispetto per i nostri tifosi che sono esigenti e ambiziosi: noi ci siamo".

Stramaccioni parla poi del rientro di Stankovic, accolto dall'ovazione di un intero stadio: "Deki è più di un giocatore, è una bandiera, un guerriero, uno dei tanti grandi uomini di questo gruppo".

Chiusura infine sul terzo posto: "Difficile dire su chi puntare, abbiamo due scontri diretti contro Fiorentina e Milan, anzi la seconda è un'amichevole (scherza, ndr), poi torna la coppa quindi concentriamoci e vedremo chi farà meglio. A parte gli scherzi, il derby lo sentivo da matti in Primavera figuriamoci adesso...".


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