ROMA - In attesa di Roma-Inter di questa sera, che andrà in onda su Rai1 alle ore 20.45, Marco Fassone è intervenuto a "Novanta Minuti Talk" con Enrico Varriale.
Il direttore generale nerazzurro si è concentrato particolarmente su questioni di politiche calcistica, a partire dalle recenti scelte che hanno riguardato il governo della Lega. La consapevolezza è quella di "un'occasione persa in chiave rinnovamento", anche se resta quanto meno l'auspicio che, nonostante quanto accaduto, il calcio italiano possa essere propositivo: "Me lo auguro, ce lo auguriamo, del resto quando 14 società fanno scelte di un certo tipo non resta che rispettare la volontà, anche se il fatto che 6 club siano fuori è un'occasione persa. Queste 6 società avevano creduto nella necessità di cambiamento, di riforma, per uscire dalle sabbie mobili che hanno avuto anche riflessi sui risultati del campo, oltre che fuori dal campo. A parte la Roma, club come Inter, Juventus, Sampdoria, hanno per esempio dei presidenti di seconda o di terza generazione, protagonisti che sono innovatori, come Angelomario Moratti che è il nostro vicepresidente. Come Agnelli. Come Garrone, cui siamo ora ancora più vicini. Speriamo che non sia un'occasione persa e che chi ha la leadership faccia qualcosa per rilanciare il calcio".
A Fassone viene poi chiesto se ci siano delle novità sullo stadio di proprietà: "C'è la ferma volontà di costruirlo. Se la legge sugli stadi non dovesse andare avanti i tempi brevi, noi che stiamo comunque portando avanti tutte le premesse per procedere con lo stadio - location, permessi, etc -, non possiamo però ipotizzare che sia pronto prima del 2017, 2018".
Il pensiero corre infine alla squadra, stasera in campo in una gara definita "importante, a tutti gli effetti, perché - spiega Fassone - si sente talvolta dire che la Coppa Italia sia la coppa di scorta ma in realtà non è così, la Coppa Italia ha un ruolo importante, sportivo ed economico, e noi la giocheremo con il massimo impegno, speriamo che sia una bella partita".