APPIANO GENTILE - Due reti nelle ultime due partite e 8 totali già realizzate in stagione, Fredy Guarin non si accontenta e, ai microfoni di Marco Barzaghi, in un'intervista esclusiva a Sportmediaset in onda dalle 19 su Italia 2, spiega: "Se arriva un mio gol è bellissimo, ma l'importante è la vittoria della mia squadra. Mi sento bene e sto lavorando per mantenere questo livello e migliorare". Il centrocampista colombiano, che nella gara di ieri sera contro il Bologna ha inaugurato le marcature nerazzurre, rassicura: "Non era normale giocare per 120 minuti una partita cosi, è stato normale invece aver avvertito fatica alla fine, ma è stata solo quella. Ieri avremmo potuto vincere nei 90 minuti, ma non è stato così: abbiamo rischiato un po', poi con l'esperienza e la voglia della nostra squadra abbiamo avuto la meglio. Dobbiamo sempre avere la consapevolezza di essere l'Inter e dobbiamo quindi aver sempre voglia di vincere. Adesso affrontiamo la Roma, speriamo di fare una bella partita. Solo sconfitte in trasferta dopo la vittoria di Torino contro la Juventus? Non credo in una maledizione, ma credo nel nostro lavoro, nel mio, in quello del mister e dei miei compagni. Tutto quello che sto vivendo con l'Inter mi dà sempre maggiori responsabilità. Speriamo di arrivare il più in alto possibile sempre concentrandoci partita dopo partita".
Il pensiero del Guaro torna al Porto quando si parla di Fernando e Rolando ("Se arrivano dei giocatori che vogliono fare bene, qui saranno i benvenuti") e alla Colombia per spiegare il suo rapporto con il team manager Ivan Cordoba: "Per me è stato importantissimo, lui in Colombia è un idolo, ha scritto il suo nome nelle pagine del calcio e io devo imparare da lui".
Chiusura dedicata al capitolo-Sneijder: "Conosciamo Wesley sia come calciatore che come persona, speriamo possa prendere la migliore decisione per la sua carriera e per la sua vita".