APPIANO GENTILE - "Siamo assolutamente concentrati e con la testa a Parma, senza condizionamenti", risponde così Andrea Stramaccioni alle domande che lo proiettano alla sfida di domani, a una settimana di distanza da Inter-Cagliari. "Siamo concentrati sulla parte calcio e campo - prosegue -. Non siamo stati sicuramente fortunatissimi negli episodi ma domani, al "Tardini", sono convinto che parlerà solo il campo".
Domani il tecnico nerazzurro si accomoderà in panchina, secondo la sentenza della Corte di Giustizia Federale, che ha annullato la squalifica del Giudice Sportivo. Ad occuparsi del ricorso gli avvocati Angelo Capellini e Adriano Raffaelli: "Un ringraziamento per Capellini e Raffaelli, che non sono solo degli ottimi professionisti ma che sono stati anche protagonisti della mia storia all'Inter. Lo studio dove è stato deciso che io sarei diventato l'allenatore dell'Inter era di Raffaelli e io non lo sapevo, mentre Capellini è colui di fronte al quale ho firmato il triennale che, come dice qualcuno, mi ha cambiato la vita".
A proposito dell'allontanamento dal campo e della squalifica poi annullata, il tecnico sottolinea: "Meritavo di essere allontanato dal campo perché platealmente ho manifestato il mio dissenso, con queste braccione lunghe... meritavo di essere allontanato, davvero, ma non meritavo di essere squalificato perché non ho assolutamente offeso nessuno. E' la prima volta in carriera che mi trovo in una situazione del genere: la mia è stata una reazione spontanea, sincera, di calcio. Trovo giusto che io sia in panchina a Parma. Sono contento di questo".
Nessun annullamento e neanche alcuna riduzione, invece, per Antonio Cassano: "Quando mi hanno placcato in campo - racconta Stramaccioni - non avevo visto chi fosse, poi Antonio mi ha detto che era stato lui... Speravo che questo gesto di umanità portasse alla riduzione di almeno una giornata... Anche perché ha ragione l'amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi: rispetto a me, sarebbe stato peggio per loro e meglio per noi se in campo ci fosse stato Antonio. E' un'assenza pesante la sua ma rispettiamo la sentenza".
Se la squalifica di Cassano sia da considerarsi la sua prima 'cassanata' all'Inter? Mi fido di lui, delle persone che erano con lui quando ha protestato, una protesta veemente ma che non è andata oltre. Nessuna 'cassanata', anzi, ho visto un segnale di attaccamento all'Inter, non una 'cassanata'. Sono contento di lui. E vi dico una cosa: Antonio verrà a Parma nonostante sia squalificato, questo vale triplo".