APPIANO GENTILE - Il 25 marzo scorso mentre a Torino si giocava Juventus-Inter, al "Brisbane Road" di Londra, Andrea Stramaccioni vinceva la NextGen con la Primavera nerazzurra. Domani invece, allo "Juventus Stadium", sara lui a guidare Javier Zanetti e compagni: "E' l'undicesima giornata, credo sia importante capire - e questo lo dico a 360 gradi - che comunque qualsiasi risultato uscirà da questa gara sarà pur sempre l'undicesima giornata del campionato e l'Inter ha 20, 30, speriamo 40 partite compresa l'Europa League, davanti a se. Sarà sicuramente una gara importante, ma è troppo presto perchè il risultato che ne uscirà possa cambiare la connotazione della squadra. Credo possa essere un risultato che darà più un eco mediatico che altro. Potresti fare un risultato positivo domani e poi disperdere quello che hai fatto o trovare un risultato negativo che poi non deciderà il futuro".
Come l'Inter arrivi all'appuntamento con i bianconeri, è lo stesso Stramaccioni a spiegarlo: "Stiamo bene, siamo in un buon momento, mentalmente siamo cresciuti molto e in questo ci hanno aiutato anche i risultati positivi raggiunti finora, che ci hanno dato maggiore autostima e fiducia nelle nostre possibilità. Arriviamo in buone condizione e con tutte le carte in regola per giocarcela. Mi aspetto una gara di alto livello che mette di fronte le due squadre che la classifica dice che sono davanti. Probabilmente, loro con qualcosa che mettono in campo di più rodato e noi a un passaggio importante per valutare i nostri progressi fatti in questi due mesi di lavoro".
Un no secco davanti all'ipotesi avanzata a Stramaccioni di firmare per un pareggio: "E lo dico in maniera sincera perchè siamo l'Inter e perchè io la penso così. Nelle poche partite che ho fatto da allenatore, anche in quelle di alto livello, non ho mai pensato di entrare in campo per non vincere. Poi è chiaro, affrontiamo una squadra di spessore, i campioni d'Italia".
"E' il giocatore, sui dieci della Juventus, che ha più qualità nel costruire gioco", continua l'allenatore nerazzurro commentando l'idea di una marcatura particolare su Andrea Pirlo. "Lui è il playmaker della Juventus e della nazionale, credo sia normale avere più attenzione nei suoi confronti per fare in modo che possa costruire il gioco in maniera più difficoltosa".
Qualcuno prova a poi a dire a Stramaccioni che Mourinho svelava la formazione in occasioni di partite così importanti. Lui sta al gioco, sorride e mettendosi una mano sulla fronte, replica: "Sono indecisissimo, anche in questo si vede la grossissima differenza tra me e Josè...".
Tra pochi minuti le altre dichiarazioni dell'allenatore nerazzurro alla vigilia di Juventus-Inter.