APPIANO GENTILE - "Quando entriamo in campo, soprattutto in casa, lo facciamo sempre provandoci. Ci prepariamo per provarci, per provare a fare la partita. La mentalità si costruisce col tempo e noi stiamo ricostruendo un'abitudine a vincere", a parlare così è Andrea Stramaccioni, alla vigilia di Inter-Sampdoria, che si giocherà domani allo stadio "Meazza", calcio d'avvio alle ore 20.45.
"Potrà anche ricapitare che non vinceremo ma la mentalità dovremo comunque continuare ad averla - sottolinea poi il tecnico, il cui pensiero si concentra tutto sulla Samp -. Hanno giocatori veloci e abili sugli esterni, hanno giocatori che ti allargano la difesa a tre, dobbiamo essere bravi a interpretare questo".
Dall'interpretazione della gara all'indole, in generale, di questa squadra, che porta Stramaccioni a dire che "oggi un'Inter tipo non c'è. Perché, per esempio, abbiamo due sistemi di pericolosità che ci permettono di cambiare: un pizzico di imprevedibilità ci serve. Possiamo giocare con due attaccanti o con tre, poter cambiare è un punto di forza. Così come è un punto di forza la voglia dei miei giocatori: non ho mai visto una carenza di voglia, di grinta".
Una grinta e una voglia parlando della quale Stramaccioni proclama gli obiettivi nerazzurri: "Tornare in Champions League. L'Inter è affamata. E siamo contenti che in così breve tempo si sia arrivati a essere squadra".
Infine, al tecnico nerazzurro viene chiesto un suo commento sull'uscita dal cda nerazzurro di Ernesto Paolillo: "Non entro nel merito delle scelte societarie e personali del dottor Paolillo. Posso però dire che per me è una figura chiave, è tra le persone che mi hanno voluto all'Inter e credo abbia fatto più colloqui di tutti con la dirigenza della Roma per prendermi. Mi ha risolto i problemi di ambientamento e lo ringrazierò sempre".