LE PAROLE DI SAMADEN A "SKY SPORT 24"

Le parole del direttore del Settore Giovanile nerazzurro a margine del premio "La Giovane Italia"

MILANO - Un altro importante riconoscimento per il lavoro del Settore Giovanile dell'Inter. Ieri sera, infatti, Roberto Samaden ha ricevuto il "Premio Speciale Miglior Settore Giovanile 2012" nell'ambito della prima edizione del Premio "La Giovane Italia - I Talenti del Futuro" che si è svolta a Santa Maria di Leuca presso l'Hotel Terminal.
Insieme al responsabile del Settore Giovanile di FC Internazionale, sono stati premiati anche Lorenzo Tassi, quale "Miglior Centrocampista 1995", Fabio Della Giovanna, quale "Miglior Difensore 1997" e Lorenzo Crisetig (giocatore in comproprietà tra Inter e Parma) quale "Miglior Centrocampista 1993".

A margine dell'evento Roberto Samaden, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 di tanti argomenti, a partire da Andrea Stramaccioni: "Come tutte le nostre operazioni, quella di lanciare Stramaccioni è stata un'idea condivisa da tutti. Partita da me e Piero Ausilio come proposta, ma nata da un lavoro di squadra e condivisa anche da Ernesto Paolillo e dal dottor Moratti. Sono decisamente contento del fatto che Andrea stia facendo bene, è un amico e un ragazzo semplice, ci segue ancora da vicino".

Una stagione perfetta, quella 2011-2012, e ricca di successi (campionato e NextGen Series), come quella della Primavera nerazzurra è stata sicuramente motivo di orgoglio e soddisfazione: "Ci basiamo sulla semplicità - ammette Samaden -, con l'arrivo della presidenza Moratti abbiamo seguito le cose che funzionavano dai settori giovanili dell'Atalanta e della Roma, due riferimenti, con due uomini immagine fantastici come Favini e Conti. La nostra struttura è semplice, con pochi uomini che possono decidere e grande fiducia dal presidente e dal dottor Paolillo, che ci hanno sempre sostenuti e spronati nel nostro lavoro".

Si continua poi a parlare di Andrea Stramaccioni che tanto bene sta facendo alla guida della prima squadra: "Sinceramente, non mi ha stupito nulla perché lo conosco da tempo. E' intelligente, sa motivare giocatori di tipologie diverse, dai più giovani a chi aveva avuto difficoltà l'anno prima. Lui è sempre se stesso, come era alla Roma e alla nostra Primavera, e come continua a essere alla prima squadra". Impossibile non rispondere a una battuta sul paragone tra Strama e José Mourinho: "La somiglianza con Mourinho è stata quando siamo stati in studio a Sky dopo la vittoria della Next Generation Series, eravamo ospiti in studio io e Andrea. Ricordo quel giochino grafico...".

Il finale è tutto per Cassano: "Antonio l'ho avuto da allenatore, quando aveva 11 anni e arrivò al nostro centro sportivo. Un ragazzino fantastico, sono contento che adesso sia a nostra disposizione in prima squadra e possa far divertire i tifosi", conclude il direttore del Settore Giovanile nerazzurro.


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