PRIMA SERATA, MUDINGAYI: "SAN SIRO, STADIO UNICO"

"Quando ci arrivi da avversario ti mette paura, che orgoglio che ora sia il mio stadio..."

APPIANO GENTILE - Settembre 2006, Milan-Lazio, la prima volta a San Siro di Gaby Mudingayi. Allora vestiva la maglia della Lazio. Le immagini scorrono in studio durante l'intervista del centrocampista, in Prima Serata su Inter Channel. Lui sorride e ricorda: "Incredibile, non posso dimenticare: San Siro ti mette paura quando ci arrivi da avversario. Come San Siro non c'è niente, che orgoglio il fatto che ora sia il mio stadio".

Mudingayi si racconta, partendo da quando era bambino e amava giocare a pallone ovunque ("Ma non ho mai avuto idoli, solo tanti giocatori cui mi ispiro, che guardo: per esempio seguivo tanto Makelele, mi piaceva, un giocatore di carattere"), passando dall'esperienza al Saint Gilloise alle porte di Bruxelles ("In Belgio ho ancora i miei genitori e i miei suoceri, è il mio Paese, lì ho conosciuto pure mia moglie, anche se - incredibilmente - è italiana!"), poi al Gent, quindi in Italia.

Ed ecco che in studio arrivano le chiamate di ex compagni, tra l'altro anche ex nerazzurri, come Marco Ferrante ("Quando eravamo al Toro Gaby era un ragazzo di prospettiva, che non mollava mai. Un purosangue, un recupera palloni ma anche molto bravo con i piedi, un giocatore completo") e Ousmane Dabo ("Eravamo una coppia tosta Gaby ed io, lui una forza della natura. Ha tutte le qualità per fare il titolare nell'Inter"). "Compagni importanti, al Torino e alla Lazio: compagni che mi hanno sempre aiutato e dato tanto, sin dal primo giorno", sottolinea Mudingayi, che poi riceve i saluti anche di Francesco Antonioli, con cui ricorda il periodo al Bologna.

Tutto questo e molto altro su Inter Channel alle ore 21, contemporaneamente alla terza e ultima parte tutta da leggere su inter.it


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