MILANO - (ANSA) Guardando la sua Inter vincere il derby, Massimo Moratti è tornato con la memoria al successo di Champions League con il Barcellona di due anni fa e alla fine ha delineato una similitudine fra Stramaccioni e Mourinho. "La cosa che lo fa assomigliare di più a Mourinho è che è un grande lavoratore e ha grande intelligenza - ha detto Moratti a Sky Sport - Ho sperato che la tradizione di Barcellona continuasse, che con un uomo in meno si potesse fare bene. Ero abbastanza fiducioso nell'allenatore prima e lo sono rimasto anche dopo l'espulsione. E' una persona con cui si parla volentieri anche della tattica da usare, è professionale e lavora tanto. Poi la scelta dei giocatori la lascio a lui".
"Quali sono gli obiettivi stagionali? Prima di tutto non fare pazzie sul mercato - ha detto Moratti -. Possiamo fare un buon campionato e quel che succede succede. Io spingerò i giocatori a vincere il campionato, ma voglio anche veder crescere i giovani. Juventus più forte? Non lo direi nemmeno sotto tortura...".
A proposito della direzione arbitrale, Moratti ci ripensa con una battuta: "Devo rispondere anch'io con un non parlo mai degli arbitri? (ndr, sorride). Solitamente ognuno si ricorda le cose contro e non quelle a favore, quindi perdonate il mio essere interista, ma è vero che giocando 45' con un uomo in meno non è una cosa facile". E su Cassano: "E' molto bello il gruppo, che lo ha accolto con grande simpatia, e lui sta affrontando questa esperienza bene. Contro il Milan qualche motivazione in più l'aveva...".
"Credo ci sia anche un fatto psicologico forte, conta la classifica, l'affanno, il non riuscire a segnare. Sono andati via giocatori formidabili, certamente hanno bisogno di tempo per rimettersi in pista", ha concluso il presidente nerazzurro analizzando la situazione della squadra rossonera, prima di continuare il suo intervento alla Domenica Sportiva: "Siamo vicini alla vetta, ma c'è da fare ancora tanto. Io sono felice per Stramaccioni e per i giocatori. L'allenatore esprime la propria caparbietà e intelligenza e mi fa molto piacere perché continua a farlo, i giocatori ci mettono l'anima. Non ci sono stati grandi protagonisti, ma questo è più un gruppo che una squadra di solisti. Strama sembrava una pazzia, ma ero convinto delle sue doti dal punto di vista umano e professionale e mi sembrava fosse il caso di provare essendo in gamba. Mi piace perché lavora tantissimo".
Su futuro, calciomercato invernale e acquisti, Moratti spiega: "Beh, diciamo che in estate qualcosina
ho speso... Pensavo anche io di aver chiuso i cordoni, poi qualcuno mi
ha fatto la lista dei giocatori presi. Non siamo nella condizione di
fare spese pazze, si può trovare qualcosa che ci manca, ma non prendere
supercampioni perché non è il caso". Su Juventus e Napoli aggiunge: "Sono
due squadre abituate alla continuità, mi sembra che girino bene se restiamo vicini siamo bravi". Sul cambio di difesa Moratti spiega: "Ne ha
parlato come una possibilità spiegandomi come avrebbe usato questa
tattica. E ho pensato che potesse avere ragione. Poi c'è molta
elasticità, l'importante è dare un'impostazione di un certo tipo". Ma
con Stramaccioni c'è l'idea di un progetto? "Se prendi qualcuno pensi a
qualcosa di lungo termine, poi magari gli incidenti di percorso
capitano. Però l'idea è di andare avanti con lui, perché sta facendo
bene".