STRAMACCIONI: "IL SEGNALE CHE VOLEVO"

"E' la vittoria di una squadra che mi sta dando soddisfazione, una squadra in crescita. E ora derby"

BAKU - "L'Inter ha disputato un primo tempo importante, nonostante avesse cambiato tanto. Questo vuol dire che tutto il gruppo sta crescendo. Chiudere il primo tempo 3-0, con così tante occasioni, è un buon segnale. Stiamo lavorando bene. Questa è una vittoria importante anche perché mi ha dato le risposte che speravo di avere", a commentare così la vittoria è Andrea Stramaccioni nel post-partita.

"E' la terza vittoria consecutiva di una squadra che mi sta dando soddisfazione, una squadra in crescita", aggiunge il tecnico, che sottolinea come importante sia stato anche avere "cinque giocatori in campo sotto i 21 anni: inizia un nuovo ciclo. E ora il derby".

A proposito della stracittadina, Stramaccioni sorridendo nega che la sua Inter parta favorita: "Dopo la vittoria di San Pietroburgo credo che sia il Milan favorito... Sarà una gara difficile, il Milan sta facendo bene e sarà una partita bellissima. Abbiamo solo un giorno praticamente per lavorare sul campo, ma ce la faremo".

Al tecnico nerazzurro viene poi chiesto della necessità o meno di Sneijder, alla luce delle prestazioni soddisfacenti dell'Inter anche senza di lui: "Sneijder è sempre meglio averlo a disposizione".

Proseguono le domande e si passa quindi a parlare di Coutinho: "Ho capito subito le sue qualità, lui sta lavorando molto bene. Dico bene di lui, ma in generale di tutti i cinque giovani in campo, questo dimostra quanto lavora bene il nostro settore giovanile. E' stato un segnale importante della qualità che abbiamo in rosa. L'Inter ha disputato un primo tempo importante, dimostrando un'identità di squadra che coinvolge tutto il gruppo. C'è stato un passo in avanti in termini di gestione del gruppo. L'esordio di Garritano? Sono segnali importanti di questo gruppo. Ho visto una grande dimostrazione di personalità, dal punto di vista del gioco la migliore. Io non ho dubbi sulle qualità dei miei, siamo un gruppo molto unito, quando la squadra non perde la sua identità cambiando 7 giocatori significa qualcosa. Abbiamo sicuramente rispettato l'avversario e la squadra, ripeto, mi ha dato un segnale importante. Riserve in campo? Ho preferito togliere chi aveva molti minuti nelle gambe. I giocatori che ho lasciato a Milano avevano giocato 5 gare in 9 giorni. Adesso non posso averne la prova, ma sono sicuro che se li avessi schierati geneticamente avrebbero fatto fatica. In campo c'era la migliore Inter".


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