APPIANO GENTILE - Pienamente integrato nelle idee, negli obiettivi e nei progetti dell'Inter, il direttore generale Marco Fassone parla alle aziende partner del club durante quello che è il suo primo Workshop in nerazzurro.
"E' un piacere per me essere qui stasera anche perchè molti di voi, molte facce che vedo qui, in parte, mi hanno già accompagnato nella mia vita professionale che sta diventando lunga, ahimè. Sono alla mia quarta società e quindi con molti di voi ho condiviso esperienze, momenti di crescita, personale e professionale ed è un piacere ritrovarvi. Così come è un piacere incontrare per la prima volta partner con i quali non ci siamo mai conosciuti e con i quali intraprendere un nuovo percorso. Ovviamente per me è poco più di un saluto, sono tre mesi che sono qui e mi piace soprattutto raccontarvi che cosa ho vissuto in questi mesi, al di là di quelli che possono essere progetti, promesse o speranze su quello che sarà il nostro futuro".
"Ho trovato una Società e un'avventura davvero entusiasmante, - spiega il direttore generale dell'Inter -, al di là del cambiamento di città e di cultura, perchè credo che quello che ha detto prima il presidente Moratti, a suo modo, come sa fare lui, con il trasporto e la passione che ha permeato il suo discorso, sia veramente l'essenza più vera dell'Inter. Mi sono trovato talora a fare dei ragionamenti un po' freddi, un po' manageriali, un po' business-oriented con il Presidente, per poi essere travolto dalla realtà vera di passione che il mondo del calcio rappresenta anche quando è interpretato da un club professionistico come il nostro. E ho pensato che proprio in un momento come questo di difficoltà economica del nostro Paese, e non solo, forse mai vista in precedenza perchè ciascuno di noi - almeno coloro che hanno la mia età e che hanno attraversato diversi cicli della storia del nostro Paese - un momento come questo non l'aveva ancora trovato e forse siamo ancora nel pieno nell'onda di questo ciclone. In momenti del genere, il tipo di selezione che specialmente voi - operatori del marketing, imprenditori, amministratori delegati - fate, acquisisce un valore ancora diverso rispetto ad altri momenti. Io credo che la selezione dell'investimento, basata soprattutto sui punti di differenza, sia fondamentale. La prima parte della chiacchierata del Dottor Moratti ha inciso profondamente profondamente su questo sentimento di differenza, che è determinato non solo dalla passione che c'è qui non solo nel Presidente e nelle persone che qui ho trovato, ma anche nei valori la cui carta è stata espressa molto bene. La possibilità che la vostra società ha di abbinare il proprio nome a quello dell'Inter travalica il semplice risultato sportivo. Quello che ho trovato di garanzia assoluta per le vostre società è la rassicurante certezza del credere in certi valori, che hanno portato anche a dei sacrifici. L'etica, la volontà, la trasparenza non sono solo parole da mettere su una slide, ma parte integrante del Dna di questa società".
"Accanto all'associazione di un marchio alla nostra società - continua il direttore generale Fassone - c'è la garanzia di un mantenimento del valore dell'investimento nel nostro club. E mi viene in mente come, in un momento in cui il calcio italiano è in particolare sofferenza e ha un prodotto difficile, l'Inter tutto sommato sia più avanti per una serie di fattori, che già oggi hanno fatto sì che sia leader in assoluto per quelli che sono stati i risultati sportivi negli ultimi cinque anni, ma anche sulle altre cose sulle quali il nostro calcio vive un momento difficoltà, noi siamo più avanti. Siamo comunque la Società che ha il maggior numero di persone presenti stabilmente allo stadio, sono 45mila mediamente, o il maggior numero di abbonati. Sarà anche un piccolo segnale, certamente è stato fatto prima che arrivassi io, quello di cambiare il manto erboso dello stadio visto che non se ne poteva più di giocare in un terreno non all'altezza. Abbiamo i valori da una parte, il risultato e il successo sportivo dall'altra, l'attenzione ai dettagli che compongono l'atmosfera e il teatro. Queste sono cose consolidate, che già esistono. Poi, c'è anche la parte progettuale, che ha dei progetti, delle ambizioni, che sono quelle che affascinano la nostra mente e che hanno percorso la mia mente in questi tre mesi estivi alla ricerca di creare un progetto. Un progetto che in parte sto coltivando io, in parte sta coltivando Andrea Stramaccioni per quella che è la parte calcistica, con una squadra giovane. Il Presidente ha parlato di svolta, l'importante sempre quando c'è una svolta è guardare al passato per capitalizzare il futuro. Al di là dell'ottimizzazione italiana, oramai lo sviluppo che i nostri club devono poter affrontare per poter essere competitivi guarda proprio agli aspetti internazionali. Credo moltissimo a quello che ha detto il Presidente sul voler guardare fuori, ho visto numeri impressionanti di fan o di persone interessate a quello che fa l'Inter in giro per il mondo, in Cina, ma anche in Sud America o nell'Est Europa. E' questo è un patrimonio, è un modo di svilupparsi, per noi, ma anche per voi che investite".
"Ecco dunque - conclude Fassone - che il mio è soltanto, al di là di un saluto e di un'emozione che ho vissuto fino ad adesso, il racconto di un progetto che sarà sempre meglio definito nei prossimi mesi e che non può non tenere conto di quanto il pilastro rappresentato dai nostri partner commerciali, da coloro che credono in noi anche in questi momenti economici complicati, sia per noi importantissimo. E per rassicurarvi su questo, posso dirvi che tutte quelle che sono le piccoli o grandi dimensioni attraverso le quali il vostro investimento sviluppa risultati sono sotto i nostri riflettori. Sappiamo benissimo quanto sia importante che l'Inter dia risalto al vostro marchio, siamo sempre molto attenti, mettiamo la vostra esperienza, mettiamo il nostro entusiasmo a vostra disposizione nella convinzione, nella consapevolezza che stare insieme, stare vicino all'Inter, renderà più forti noi e più forti voi".