APPIANO GENTILE - Si incontrano i partner commerciali, questi sono momenti di numeri, meglio se sono positivi come quelli dell'Inter. Il Presidente Massimo Moratti arriva a sorpresa, c'è uno scroscio di applausi, viene invitato a parlare. E qui, i numeri diventano coprotagonisti, perché le sue parole definiscono la carta d'identità dell'Inter. Diversa e unica. Un grazie di cuore a chi investe nell'Inter e poi questo.
"E' un investimento che faccio da anni. Io ci credo, non soltanto dal punto di vista economico, credo che l'Inter sarà una società modello e questo oggetto di investimento mi piace".
Valori a volte che sono anche scelte di sacrificio, linee di condotta che però il pubblico condivide, in Italia e all'estero, soprattutto l'estero. Un accenno alla Cina, poi il campo, perché "il nostro successo sentimentale è aiutato tantissimo dai successi sportivi, che sono la vera produzione di questa società".
Andrea Stramaccioni, un segno di continuità e di innovazione al tempo stesso. "Non ho avuto particolare coraggio nel sceglierlo - continua il Presidente - mi sembrava che avesse tutte le caratteristiche per farlo e non ho sbagliato sulle doti della persona. Senza dimenticare la riconoscenza di un passato recente, questa è stata una svolta, sportiva e politica, in un'economia che deve darci la forza di trovare dei valori positivi. Lavoriamo di più, ed è un buon allenamento per la vita. E usiamo più la fantasia'.
La squadra.
"Mi fa piacere potermi fidare di persone giovani e di persone che hanno fatto la storia dell'Inter. Mi sento di potermi fidare, e questa è la cosa più bella'.
E che doveva dire Andrea Stramaccioni dopo? Scherza, impossibile far meglio, ma testimonia anche lui il suo ruolo nel progetto.
"Questo è un anno importantissimo, in cui si ricostruisce sulla base di quei valori che l'Inter ha. Li sento forti. È un anno chiave, per tornare ad essere protagonista, la strada sarà diffiicile e proprio per questo ci tenevo a essere presente per dire grazie ai partner, che ci danno grande fiducia e questo può creare un gruppo allargato, oltre il campo di gioco".
Francesco Toldo annuncia il quindicesimo anno di Inter Campus e presenta il volume che uscirà, edito da Skira. Duecento immagini dal mondo, 'Inter Campus è unico', dichiara Francesco.
Chiude i lavori Marco Fassone, direttore generale da tre mesi. Manager di sicura professionalità, fa parte di quel rinnovamento di cui parla il Presidente.
Tre mesi sono stati sufficienti per capire l'unicità dell'Inter. I numeri la confermano, ma non bastano a spiegarla.