APPIANO GENTILE - Durante la "Prima Serata" di Inter Channel con Andrea Stramaccioni si scende nel dettaglio, grazie alle domande - sempre pertinenti - dei tifosi che il direttore Edoardo Caldara riporta fedelmente all'allenatore nerazzurro.
Una di queste mette sotto accusa la fase difensiva dell'Inter, errori che sono costati tanto in chiave classifica, ma la cui analisi apre confini ben più ampi. "Dare una risposta sincera a questo problema da allenatore è difficile, anche se poi il gol subito è sempre quello che rimane negli occhi del tifoso, dell'opinionista e anche dell'allenatore stesso. Io però, proprio in quanto guida tecnica del gruppo, non riesco a non pensare che spesso un errore individuale non deve influenzarmi e farmi buttare via tutto. Perchè dico questo? Perchè per esempio il primo gol di Parma, e anche quello contro la Lazio, sono purtroppo frutto di situazioni sfortunate, che nel calcio possono capitare. Nel calcio può esserci un giocatore che commette un errore, io non ho fatto drammi perchè può succedere e chi non ha giocato a questi livelli non lo sa. Sicuramente fa più male perchè più grave, ma è un errore che però non deve condizionare gli altri 87 minuti di partita. Certo brucia e brucia per primo a me, però l'analisi che fa l'allenatore è "lavoriamo affinchè non succeda più, ma non buttiamo tutto il resto" perchè secondo me, a Parma, l'Inter ha fatto una buona partita, ma ha sbagliato clamorosamente quei tre minuti e questo è l'errore grave. A Roma, sempre secondo me, l'Inter ha fatto un'ottima partita e forse, come mi fa notare chi ci scrive, la posizione di Zanetti era un po' più avanzata rispetto alla linea della palla, ma è stato Guarin a perdere palla. Forse questo particolare nessuno lo ha detto prima di adesso e ci ricordiamo solamente che Lulic ha tagliato a fette la nostra difesa, ma nei primi 60' Lulic non l'aveva mai presa... L'allenatore deve dire "ok, lavoro affinchè non succeda", dobbiamo sicuramente essere più equilibrati, però parlare di "prateria nella fascia destra" - come viene definita nella lettera, ndr -, che è la stessa fascia che ci ha fatto vincere il derby, richiede equilibrio. Si deve capire dov'è il problema e cercare le soluzioni, ma non buttare tutto. Poi, si possono trovare degli elementi comuni che ci fanno riflettere, ma è giusto che io faccia un'analisi diversa. Noi sappiamo perfettamente di dover lavorare su questi errori, senza i quali probabilmente saremmo arrivati terzi perchè la sconfitta di Parma soprattutto ha segnato il nostro cammino, ma secondo me, l'Inter in queste nove partite ha avuto una forte impronta e una forte identità e calcolando quello dal quale eravamo partiti dobbiamo essere soddisfatti".
Analizzando il campo, Stramaccioni confessa poi che "l'unico calo fisico palesato un po' in campo dall'Inter da quando sono arrivato io è stato il secondo tempo con la Lazio", ma soprattutto che per parlare di calcio, di quello vero, l'interlocutore preferito è solo uno: "La parole finale su tutte le operazioni spetta al nostro presidente, che è davvero molto competente. Nel senso che ognuno può avere le sue idee, ma è un presidente che parla di calcio e lo fa con competenza. Ci tengo a sottolineare questa cosa, perchè a guardare in casa di altri non è così scontato. E' meno tifoso di quanto sembra e più competente rispetto all'idea che si ha di lui. Io credo che sia una persona incredibile, ogni volta che entra o esce dai suoi uffici lo intervistano, io gli ho suggerito scherzano di fare qualche finta qualche volta... A volte esce un'idea un po' diversa di lui, come il pensiero - ad esempio - che se il presidente scende dalla Saras con l'ascensore di destra o di sinistra prende decisioni diverse, ma questo non è vero, perchè il presidente ha le idee molto chiare. E' vero, io ho vissuto solo questo periodo, ma io di questo posso parlare. A quando la conferma ufficiale del mio rinnovo? Siamo così coinvolti nel progetto che credo sia solo un atto formale. Come mi chiama? Mister - dice un timido Stramaccioni - e mi piace, eccome se mi piace (ndr, sorride)".
Infine, lo sguardo di Stramaccioni e dell'Inter va al futuro prossimo e alla tournèe in Indonesia: "La passione nerazzurra è qualcosa di unico, un effetto mondiale che ci dà lo stimolo per costruire una grande Inter. Quanto sono già soddisfatto dell'Inter di adesso da 0 a 10? Non dico falsità, sono soddisfatto 9 perchè abbiamo le idee chiare, poi da qui a farlo vedremo, non ho tanta casistica, ma è talmente tanto il lavoro che stanno facendo il presidente, Branca e Ausilio: non abbiamo più voglia di vedere festeggiare gli altri. Europa League? E' l'Europa, quella piccola, ma l'importante che l'Inter ci sia e noi faremo di tutto per arrivarci fino in fondo, senza alibi".
Tra due ore altre anticipazioni della lunga chiacchierata di Andrea Stramaccioni e il direttore Edoardo Caldara, attraverso le domande dei tifosi nerazzurri. E alle 21, al via la diretta su Inter Channel (canale 232) e in streaming su www.inter.it