APPIANO GENTILE - "Basta parlare, basta promesse, diamo una risposta sul campo": è serio, perentorio, convinto, Andrea Stramaccioni, nel pronunciare queste parole all'inizio della conferenza stampa della vigilia di Inter-Genoa. Si percepisce quanto dentro di sé quasi scalpiti dalla voglia di scendere in campo, perché lui è un uomo di campo. E ora è l'uomo di campo di quest'Inter. Si vede, si sente e allora eccolo che incalza: "Sono e mi sento l'allenatore dell'Inter e questo dico ai tifosi, basta parole, ora dobbiamo fare l'Inter: le parole devono lasciare spazio ai fatti. Questa è la voglia mia e dei ragazzi, che sono professionisti pazzeschi e hanno voglia di invertire il trend. Basta parole e da domani alle 15 daremo tutto e anche qualcosa in più per dare una soddisfazione ai tifosi".
Dirà anche 'basta' alle parole ma, intanto, quelle che pronuncia oggi colpiscono, scuotono. Come si augura che faccia la sua Inter domani, visto che i presupposti in questi giorni ci sono stati tutti: "E' stata una settimana positiva, sono soddisfatto, abbiamo lavorato e ci siamo cominciati a conoscere. Sono soddisfatto e pronto per domani. E questi giocatori sono grandiosi, danno il massimo: ma lo danno con Stramaccioni, lo hanno dato prima e lo avrebbero dato con qualsiasi allenatore fosse stato scelto, perché sono grandi professionisti. Comunque, anche se giovane e inesperto, so che la settimana diventa buona o no intorno alle 17, poco prima delle 17 della domenica... - sorride il tecnico -. Chiedo alla squadra di dare un segnale, per smentire tutto quello che è stato detto, poche parole e invece fatti, per il presidente, per i giocatori, per noi stessi e per i tifosi".
