APPIANO GENTILE - "Sneijder è un giocatore importante, ne abbiamo bisogno anche per la grossa personalità che ha, ci può prendere per mano. Mi aspetto tanto anche da Forlan". Ecco uno dei temi che, alla vigilia di Inter-Novara, Claudio Ranieri affronta ai microfoni di Inter Channel nell'approfondimento al termine della conferenza stampa.
Al tecnico viene chiesto, dagli stessi abbonati del canale tematico nerazzurro, quale potrà essere l'utilizzo di Luc Castaignos sino al termine della stagione: "Voleva restare, anche se io sarei stato contentissimo di farlo andare a giocare per farlo crescere ancora di più, ma va comunque bene anche così. E' ancora acerbo, ma fa sempre gol in allenamento e farà molta strada, raramente ho avuto calciatori della sua età con una percentuale così alta di realizzazione, però è difficile, oggi, sapere quanto spazio potrà avere".
Si parla quindi, più in generale, dell'impiego dei giovani in Italia e, in particolare, nelle grandi squadre. All'estero, per esempio in Francia, c'è un piano di sviluppo molto preciso: "Ogni nazione ha le sue peculiarità. Anzi, adesso ci sono molte squadre in A che puntano sui giovani anche se non è facile perché c'è sempre pressione, soprattutto da parte della stampa. Facciamo un esempio: la Roma ha cambiato molto, è una squadra giovane, ma se perdono due partite rischiano la retrocessione, se poi vincono due partite vincono il campionato, ovviamente sempre secondo la stampa... A proposito di giovani, ci tengo però a sottolineare una cosa: la 'Champions' dei giovani, la Next Generation Series, è molto importante perché i nostri ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con la realtà europea. Però, ripeto, nella quotidianità una squadra grande fatta di tutti giovani non è possibile, bisogna bilanciare. Come nell'Inter, dove c'è una maglia che pesa: bisogna avere subito personalità, non bastano le qualità tecniche".
