PALOMBO A INTER CHANNEL: "VI RACCONTO CHI SONO"

"Ho sempre cercato di essere quello che ero da bambino. Ruolo? A disposizione della squadra a 360°"

APPIANO GENTILE - Al termine della conferenza stampa di presentazione, è come sempre Inter Channel a ospitare nei propri studi il nuovo arrivato in casa Inter, Angelo Palombo.
Una chiacchierata, quella che Edoardo Caldara intavola con il nuovo acquisto nerazzurro, che parte da lontano: "Ho sempre cercato di essere quello che ero da bambino - dice Palombo - e poi devo dire che 10 anni a Genova mi hanno aiutato a diventare più uomo. Anche per questo devo ringraziare la città e la Sampdoria. Al tempo stesso credo che alla base di tutto ci sia l'educazione e quindi i miei genitori. Adesso sono all'Inter e devo ringraziare il presidente Moratti, Claudio Ranieri, Marco Branca e Piero Ausilio per avermi regalato questa possibilità". Proprio parlando del presidente Palombo ricorda: "Quando abbiamo concluso la trattativa gli ho detto grazie personalmente e lui mi ha risposto "grazie a te". Non è possibile, ho capito male, ho pensato subito, un signore come lui. Moratti visto da dentro è ancora meglio di quanto si veda da fuori".

Una retrocessione vissuta con la Sampdoria, un dolore che Palombo ancora non dimentica: "Non è facile neanche adesso per me parlare di quell'episodio: ancora oggi mi vengono gli occhi lucidi, è stato un trauma, sportivo ovviamente, ma pur sempre un trauma. Chiedere scusa ai tifosi blucerchiati sotto la curva il giorno della retrocessione è stato un gesto che mi è venuto spontaneo vedendo quanto affetto avevano dimostrato nei confronti di quella squadra".

Dalla B all'Inter, anche se, come specifica l'ex capitano della squadra genovese  - "ero in B, ma in B con la Samp e per me quella era una grande squadra, nonostante non fosse nella massima serie" - ora ad aspettarlo c'è la maglia nerazzurra numero 17. "Sono un centrocampista centrale, ma a volte ho fatto anche il difensore perchè credo che ci sia bisogno di mettersi a disposizione di una squadra a 360 gradi. Con il passare degli anni forse ho perso qualcosa nel mio gioco, ma ho acquistato dell'altro e quindi sto bene così".

E a chi gli suggerisce di abituarsi alle critiche esterne che spesso fanno da contorno alla squadra nerazzurra, Palombo replica con sicurezza: "Il calcio è bello perchè è vario, dal di fuori siamo tutti allenatori, ma noi calciatori siamo dei privilegiati per poter fare questo lavoro, quindi possiamo anche accettare le critiche".


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