MILANO - Insegnare ai ragazzi la 'cultura della sportività' attraverso un percorso educativo volto alla prevenzione del tifo violento e all'insegna del rispetto reciproco e della tolleranza. È questo l'obiettivo del progetto 'Io tifo positivo. Nel segno di Candido' realizzato da Comunità Nuova con il sostegno prezioso anche di F.C. Internazionale.
Questa mattina, presso la Sala Affreschi della Provincia di Milano, s'è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto. Milly Moratti, nel suo intervento, ha sottolineato la bontà del progetto, nato nel 2007 per volontà di don Gino Rigoldi, e da subito appoggiato dall'Inter e via via sostenuto da partner istituzionali e sportivi. Questo progetto, ha continuato Milly, aiuta anche ad affrontare, attraverso lo sport, il tema del bullismo presente tra i ragazzi.
È intervenuto successivamente anche l'amministratore delegato di F.C. Internazionale Ernesto Paolillo sottolineando come lo sport senza il tifo sarebbe vuoto perché il calcio è storia di passione.
Ha concluso dicendo che 'è uno spettacolo vedere i ragazzi allo stadio. Essi riescono a convincere anche noi adulti a fare tifo in modo diverso', perché tifare per lo sport significa tifare contro ogni forma di violenza e discriminazione.
