KIEV - Ha poca voce Josè Mourinho, ma un'espressione che parla da sola. E dice tutto, dimostrando il gran lavoro che il tecnico nerazzurro, il suo staff e la sua squadra hanno fatto per arrivare a meritare una vittoria così sofferta ma anche così bella, contro la Dinamo Kiev: "Abbiamo avuto carattere e personalità. A tutti piace tanto parlare di tattica, di sostituzioni, ma a me piace più parlare dell'uomo, dell gruppo, del carattere e della personalità. Nell'intervallo abbiamo fatto qualche cambio tattico, ma il messaggio che doveva arrivare, è arrivato: non si può piangere dopo la partita, se bisogna farlo lo si fa in campo, è lì che bisogna lasciare tutto quello che si ha. Bisogna finire la gara con la consapevolezza di aver fatto tutto: questa squadra con unghie, denti e cuore ha lasciato tutto sul campo e ha meritato di vincere".
"La Dinamo Kiev ha dimostrato di avere qualità, gioca un calcio molto veloce, riparte con dei contropiedi intensi. Il nostro è un girone veramente difficile, basta guardare l'equilibrio che si è creato: dopo quattro gare disputate, tutte le squadre possono chiudere il girone al primo, al secondo o al terzo posto. Questo può essere un punto di partenza per una Champions League di qualità. Credo che matematicamente siano sufficienti tre punti per poter qualificarci, avremo due gare per conquistarli, una in casa per la quale lo stadio 'Meazza' dovrà essere esaurito".
Durante l'intervallo, Josè Mourinho è tornato a sedere in panchina molto prima che la squadra facesse la sua apparizione sul campo: "Ho parlato dei cambi tattici, ho pensato che Stankovic e Motta potessero mantenuto l'equilibrio a centrocampo, ma sono riuscito a entrare nel cuore dei giocatori, nella loro paura di sbagliare e nella loro paura di perdere la partita. Chi gioca a calcio deve giocare sempre con passione ed emozione senza paura di perdere. L'Inter rischia poco? Noi rischiamo anche in campionato, quando il risultato è negativo per noi, non abbiamo paura di rischiare, ovviamente questa era una gara di grande tensione anche per i nostri avversari perchè, vincendo, sarebbero potuti essere primi con 7 punti, ma quando Valeriy Gazzaev ha fatto uscire Milevskiy ho capito che potevo anche giocare con tre difensori e rischiare con uno contro uno dietro. Se fosse finita nel peggiore dei modi per noi, mi avreste criticato e mi avreste definito pazzo. Si può parlare di fortuna perchè abbiamo segnato negli ultimi 5 minuti, ma si sarebbe potuto parlare di sfortuna se non l'avessimo fatto".
Ai microfoni di Sky Sport, Mourinho prosegue elogiando i suoi ragazzi: "La squadra ha offerto una prestazione veramente fantastica, ha messo campo cuore, emozione, voglia di vincere e grande unità. Abbiamo disputato un secondo tempo da ricordare. Siamo arrivati a questa sfida occupando l'ultimo posto nel girone, ora siamo primi. Questa vittoria darà grandissimo morale alla squadra e spero lo dia anche ai nostri tifosi. Sarei molto deluso se nella sfida decisiva del girone, in casa contro il Rubin Kazan, non ci fossero 70mila tifosi sugli spalti e così anche domenica sera contro la Roma. Contro il Barcellona cercheremo di fare punti e sarà una partita importante per vedere quali squadre potranno qualificarsi per gli ottavi di finale. Nell'ultimo match contro il Rubin dovremo essere 11 in campo e 70mila sugli spalti e cercheremo di centrare il primo posto".
Infine, a Inter Channel, l'allenatore nerazzurro conclude con una dedica speciale: "Sono contento per tutti i miei ragazzi, per tutti i tifosi, per il presidente Moratti che domani festeggerà i 100 anni del suo papà Angelo e per mia figlia che oggi ha festeggiato il suo compleanno e ancora una volta il suo papà non era con lei perchè era a giocare una partita".