FIGO: "CREDERCI? SÌ, MA IN NOI STESSI"

APPIANO GENTILE - Il giorno dopo la vittoria sul Palermo, nell'anticipo della seconda giornata del girone di ritorno della Serie A Tim 2005-2006, Luis Figo ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala delle conferenze del centro sportivo "Angelo Moratti".
Inter.it vi offre la prima sintesi delle dichiarazioni del campione portoghese.

Luis Figo: ma credete veramente che la Juventus possa perdere qualche punto?
"Nel campionato italiano non esistono gare facili, quindi non lo sarà per loro neppure il confronto odierno con l'Empoli, ma noi dobbiamo vincere e vedere. I bianconeri sono primi e hanno un vantaggio importante. Dobbiamo credere che possiamo recuperare i punti che ci dividono da loro, perché dobbiamo continuare a credere nel nostro lavoro per vincere sempre. Solo così possiamo arrivare alla fine del campionato con la possibilità di lottare".

Che cosa invidia alla Juventus?
"Niente. O, meglio, gli invidio, sportivamente, solo il primo posto. Questa è l'unica differenza tra noi e loro. La mia è un'invidia sana, perché chi gioca vuole sempre il primo posto, ma è anche vero l'unica classifica che conta è quella finale".

 Malgrado la differenza in classifica, siete convinti di essere più forti della Juventus?
"La Juventus sta facendo un campionato molto buono. Non penso che l'Inter sia più o meno forte della Juventus, certamente rispettiamo i bianconeri che sono una squadra molto forte. Saranno importanti gli scontri diretti tra noi, la Juventus e il Milan, dove ci saranno in gioco punti importanti. Ma è chiaro che sono fondamentali tutte le altre partite, è molto difficile vincere con tutti e se si vince i punti sono sempre tre. E' la regolarità che fa la differenza".

 Per la qualità del gioco che sapete esprimere, è l'Inter la squadra più forte del campionato?
"Non dobbiamo credere che siamo la squadra più forte. Dobbiamo pensare solo al nostro lavoro e credere nelle qualità che abbiamo. Rispettiamo tutte le altre squadre che posso sempre sorprenderti in una partita. Credersi migliori degli altri non sempre è una cosa positiva per fare bene il proprio lavoro".

L'Inter, contro il Palermo, ha giocato meglio rispetto alla gara di Treviso. Che cosa è cambiato in questi tre giorni?
"Abbiamo affrontato squadre differenti. E' diverso giocare fuori casa, magari in situazioni non facili come quelle che abbiamo trovato a Treviso, dove c'era il campo piccolo, faceva molto freddo, alla fine era tutto ghiacciato. Queste sono cose importanti per il rendimento di una squadra, per questo dico che lo scudetto non si vince solo negli scontri diretti. Non sempre è facile giocare bene, le condizioni a volte non lo permettono e, in questi casi, il successo vale doppio".


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