MANCINI: "SOLO DOMANI POTRÒ DECIDERE"

APPIANO GENTILE - Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa al centro sportivo "Angelo Moratti" in vista di Inter-Palermo, anticipo della ventunesima giornata della Serie A Tim, in programma domani sera allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano (ore 20,30).
Questa la prima sintesi della conferenza stampa del tecnico nerazzurro.

Mancini: per vincere contro il Palermo può bastare l'Inter grintosa e determinata che ha superato il Treviso?

"No. A Treviso dovevamo affrontare la gara in un certo modo perchè c'erano delle condizioni sfavorevoli per giocare come piace a noi. Serviva che, anche i giocatori di maggior classe, mettessero da parte le loro migliori qualità e lottassero su tutti i palloni. Per battere il Palermo, invece, ci vorrà una grande prestazione e una grande Inter".

In che modo il Palermo può mettere in difficoltà l'Inter?

"Le squadre di Del Neri giocano sempre per vincere, creano sempre molte azioni offensive. Per questo credo che, per battere il Palermo, ci voglia una grande prova. Una partita simile a quella che abbiamo giocato contro la Fiorentina. Loro sono in condizione e saranno motivatissimi, soprattutto nell'affrontare una squadra come l'Inter".

Per domani sera ha pensato a qualcosa di particolare, soprattutto a centrocampo e in attacco?

"In attacco mi sembra un po' difficile. Se penso di utilizzare una sola punta? Mi sembra difficile, a meno che domani non vengano fuori probleimi agli attaccanti. In realtà, per la scelta della formazione, sarà importante vedere come hanno recuperato quelli che hanno giocato a Treviso visto che non sono passati neppure tre giorni pieni. Bisogna cercare di recuperare le forze in queste ore, infatti deciderò solo domani pomeriggio".

Che cosa ricorda della partita del giorne di andata a Palermo?

"Avevamo iniziato bene la gara, tanto è vero che Adriano aveva avuto un'occasione clamorosa dopo circa dieci minuti. Stavamo giocando anche bene, poi abbiamo inziato a subire sugli esterni e siamo andati in difficoltà. Mi ricordo che c'erano tanti giocatori che erano tornati uno o due giorni prima dalle rispettive nazionali, anche per questo avevamo avuto qualche problema. Comunque non avevamo giocato benissimo e abbiamo meritato la sconfitta. Quando si sbaglia e si perde ci sono delle cose da correggere che possono sempre tornare utile in altre occasioni".

Quanto manca ad Adriano per tornare al top della condizione?

"Adriano non sta bene. Probabilmente, dopo l'infortunio nella gara contro l'Empoli, ha perso quella condizione che aveva trovato allenandosi seriamente e duramente. Quei dieci giorni senza allenamenti possono avergli creato qualche problema. Ora deve giocare per forza e non può allenarsi in settimana: speriamo che il fatto di giocare con continuità possa riportarlo un po' in condizione. In questo momento siamo in pochi e giochiamo ogni tre giorni. Qualche volta dovranno anche riposare i calciatori, altrimenti tutto diventa più difficile. Per questo sono un po' preoccupato".

Dopo la buona prova di Treviso Burdisso può essere confermato titolare?

"Non credo che far giocare Burdisso o Favalli sulla sinistra per noi cambi molto. E' vero che Burdisso è più difensore centrale di Favalli, che è un esterno naturale, ma Nicolas sa ricoprire bene tutti i quattro ruoli della linea arretrata. Favalli ha una spinta offensiva più naturale, però è esperto e anche lui è bravo in marcatura quando serve".

Pensa di riconfermare Kily sulla sinistra del centrocampo

"L'unico problema, per quanto riguarda Kily, è il recupero dopo la gara di Treviso. Arrivando da una lunga assenza non bisogna e non mi va di correre rischi. Può giocare lui o anche Solari. Oppure possiamo giocare con due mediani. Vedremo, appunto, domani, in base al recupero dei giocatori più impiegati a Treviso. Non abbiamo molte soluzioni sulle corsie esterne e in attacco".


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