APPIANO GENTILE - Come di consueto Roberto Mancini è intervenuto a "Bordo Campo", la trasmissione di Inter Channel che, il giorno dopo, analizza la gara di Campionato dei nerazzurri. Roberto Scarpini ha 'rivisto' insieme al tecnico la partita di ieri contro il Treviso.
Inter.it vi offre la sintesi della puntata di "Bordo Campo" che è andata in onda, alle ore 19, su Inter Channel e che sarà replicata alle ore 21.
Mancini, a Treviso l'Inter ha ottenuto una vittoria importante. Tanti gli aspetti positivi. Ieri, per esempio, è partito fra i titolari Kily Gonzalez che, in campionato, mancava dalla seconda giornata del girone di andata contro il Palermo. La fiducia che gli hai concesso è stata confermata?
"E' vero che Kily mancava in campo da molto tempo, ma da quando è tornato ad allenarsi in gruppo, sta bene fisicamente, anche se non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Però è un giocatore esperto, in una gara come quella di ieri sera ho pensato che, anche se non era al meglio, potesse essere utile alla squadra. Così è stato".
Il Treviso ha schierato un modulo inedito, tipo 3-3-3-1. Vi ha creato difficoltà?
"Ogni squadra si dispone in campo come meglio crede. Il loro modulo, però, non ci hanno creato particolari problemi. Sono altre le cose che ci hanno creato difficoltà: il Treviso in questo momento sta bene fisicamente e ha dei calciatori che corrono molto. La vita ci è stata resa difficile soprattutto dalle condizioni del campo che non ci ha permesso di poter giocare la palla a terra. Faceva molto freddo ed è scesa la brina sul terreno che si stava anche ghiacciando. Era un terreno poco agibile per una bella partita. Per questo, a volte, eravamo costretti a giocare palla lunga sugli attaccanti".
Il Treviso ha pressato molto. In un'unica occasione non sono riusciti a raddoppiare sul nostro portatore di palla e hanno lasciato libertà di giocata a Nicolas Burdisso. In quell'occasione è partito il cross che Julio Cruz ha trasformato nel gol del vantaggio. La capacità di essere rapidi nelle giocate è stata fondamentale?
"Su un campo così, se sei veloce a giocare la palla riesci a tagliare fuori gli avversari che vengono a pressarti. Il campo era un po' più veloce all'inizio, in quel momento siamo stati bravi a giocare rapidamente il pallone sugli esterni e abbiamo creato le maggiori difficoltà al Treviso. Forse si poteva sfruttare un po' di più qualche situazione nata in questo periodo".
L'Inter, dopo il gol del vantaggio, ha continuato a condurre la gara. Soddisfatto dell'atteggiamento?
"Questo proviamo a farlo sempre e sono molto soddisfatto di questo atteggiamento. Però, a volte, gli avversari riescono a farti gol casuale, e mi riferisco, ad esempio, all'azione nella quale Julio Cesar non ha trattenuto la palla su una loro punizione. Julio è anche scivolato e la palla è rimasta lì, può capitare in determinate situazioni ambientali, ma se i nostri difensori non fossero stati svelti probabilmente le cose sarebbero potute andare peggio. Per questo è sempre meglio riuscire a fare un gol in più per chiudere le partite. E' vero che ieri non abbiamo subito quasi nulla, se non su calci piazzati e palle lunghe, però ripeto: i gol possono nascere anche dal nulla".
Il fatto che i pericoli maggiori siano arrivati da palle inattive è un segnale confortante per la squadra?
"Questo è vero. La cosa più importante di ieri erano i tre punti e dovevamo conquistarli anche giocando la partita solo con la grinta e la determinazione di voler vincere per forza".
Juan Sebastian Veron, nel dopo gara, ha dichiarato che vincere questo tipo di partite 1-0 vale quanto una goleada. Che cosa ne pensi?
"Avevo visto il Treviso e avevo notato che stava passando un momento di forma ottimo. Sapevo che avremmo giocato su un campo difficile che poteva crearci problemi sia sotto il punto di vista della struttura dello stadio che da quello delle condizioni del terreno di gioco. Vincere era fondamentale e immaginavo che non fosse una gara così semplice, è servita grande concentrazione come se fosse una finale di coppa".
C'è stata qualche contestazione sull'episodio Cordoba-Borriello. Che cosa ne pensi?
"Dal campo si è capito subito tutto. L'arbitro ha avuto un gesto d'intesa con il guardalinee e si è capito che aveva fischiato un fallo di Borriello prima della trattenuta di Cordoba".
Qualcuno ha detto che l'Inter è aiutati dagli arbitri...
"Non credo proprio. E anche se fosse così sarebbe sempre la prima volta. In ogni caso non lo penso assolutamente".
Mancini, a Treviso, non ha praticamente effettuato cambi. Materazzi è entrato, infatti, a tempo oramai scaduto. Come mai?
"Avrei voluto mettere prima Materazzi perchè il Treviso faceva lanci lunghi su Borriello molto insidiosi. Poi ho visto che subivamo poco e non volevo rompere gli equlibri della squadra. Magari avrei messo un attaccante per portare un po' più di freschezza là davanti, ma non ne avevo a disposizione. Era un po' difficile effettuare cambi e trovare una soluzione ideale. E togliere un attaccante, inserendo un centrocampista, avrebbe portato il Treviso a spingere maggiormente in avanti".
La Juventus ha pareggiato contro il Chievo, la Fiorentina ha perso, Inter e Milan hanno vinto. Ma è cambiato veramente qualcosa?
"Può capitare sempre di tutto e su questo non c'è dubbio. Mancano ancora tante partite, noi dobbiamo andare avanti così e cercare di fare più punti che nel girone di andata".
Sabato sera al "Meazza" arriva il Palermo, vincitore della gara d'andata. E' una squadra che è tornata in salute.
"Nel campionato italiano tutte le squadre sono organizzate e, chi sta bene, ti mette sempre in difficoltà. Affrontiamo una squadra che ieri ha fatto una grande gara. Sarà una partita dura, ma da qui in avanti saranno tutte difficili. Servirà una grande prestazione da parte nostra. Ci hanno messo in difficoltà all'andata, anche per questo vogliamo fare bene".