EUROPA LEAGUE: ERIKSEN E LUKAKU, L'INTER BATTE 2-0 IL LUDOGORETS

A Razgrad, vittoria nerazzurra nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League

RAZGRAD - E alla fine, ecco Eriksen. L'attesa per l'arrivo, prima; per il debutto, poi; per il primo gol, infine. Alla sesta presenza in nerazzurro, la seconda da titolare, il danese ha manifestato a tutto il popolo interista una delle sue caratteristiche migliori: quella di saper essere decisivo con i suoi colpi da biliardo. Un destro fulminante, al 26' della ripresa, ha piegato le speranze di un fiero Ludogorets, arroccato su uno 0-0 che per lunghi tratti è parso uno spettro difficile da scacciare. Una magia col destro, seguita da una incredibile traversa due minuti più tardi di sinistro. Due colpi, uno a segno e uno quasi, fondamentali per dare all'Inter l'energia per tornare dalla Bulgaria con una vittoria netta e meritata, sigillata dal rigore al 95' trasformato con la solita grandissima freddezza da Romelu Lukaku. Un 2-0 in trasferta che permette all'Inter di indirizzare in maniera importante i sedicesimi di finale di Europa League: il ritorno è in programma giovedì 27 alle 21 al 'Meazza'.

Sette cambi nella formazione nerazzurra rispetto all'uscita di domenica all'Olimpico. Antonio Conte, come preannunciato alla vigilia, mischia le carte ma rimane fedele al 3-5-2: Ranocchia, con la fascia di capitano, al centro della difesa nella sua 200esima presenza in nerazzurro, davanti Lautaro e Sanchez a dialogare. L'avvio dell'Inter è convincente, con il Ludogorets impreparato a fronteggiare il piglio dei nerazzurri. Le combinazioni che funzionano meglio sono quelle che sviluppano gioco per vie centrali con uno sfogo naturale sulla destra, dove Moses mette in costante difficoltà Nedyalkov. Ai bulgari servono un po' di minuti per settarsi: il 4-2-3-1 si modella su un più difensivo 4-4-1-1 in fase di non possesso. La rapidità di Marcelinho inizia a garantire uscite più pulite ai padroni di casa, che prendono campo e coraggio, pur non trovando alcuna conclusione nei primi 45 minuti. L'occasione più grossa della prima frazione capita ancora sui piedi di Biraghi, in un'azione analoga a quella dei primi minuti di gioco: combinazione che libera Moses, cross e destro a botta sicura dell'esterno sinistro nerazzurro con la grande parata di Iliev. Sull'azione pendeva, però, una sospetta posizione di fuorigioco di Moses in partenza. Quattro minuti più tardi altra combinazione nello stretto: Sanchez serve Eriksen che, dopo una bella finta, non trova il tempo per la conclusione. E' un po' lo specchio del primo tempo dell'Inter: buona attitudine ma poca lucidità e precisione nei momenti topici. 

Come in avvio di primo tempo, lo scatto dell'Inter nella ripresa è deciso e promettente. Una pressione che toglie completamente energie al Ludogorets che, per i primi 20 minuti, bada solo a fronteggiare la manovra nerazzurra. Sono sempre le combinazioni palla a terra a mettere in difficoltà la squadra di Vrba. Al 50' Alexis Sanchez è geniale nell'inventarsi un colpo di tacco su suggerimento dell'instancabile Moses: una giocata meravigliosa sporcata da due deviazioni e mortificata dal palo. Il segnale dell'Inter è però chiaro. Due minuti più tardi Lautaro si attiva, innescato da uno scambio col compagno di reparto, calciando alto da fuori. Al 63' inizia il duello personale tra Christian Eriksen e il portiere del Ludogorets Iliev: il sinistro al volo del danese viene deviato alla grande in corner. Sono i bagliori di una battaglia che avrà il suo apice tra il 71' e il 73'. Azione alla mano dell'Inter, aperta da una sponda di Lukaku e rifinita sempre dal belga con la sponda per Eriksen, letale con il destro appena dentro l'area a fulminare Iliev. Il raddoppio non arriva solo per colpa della traversa sulla quale si stampa un improvviso e meraviglioso sinistro del danese, da fuori. 

Colpi che il Ludogorets accusa: la squadra di casa non trova contromisure e soprattutto non si presenta praticamente mai dalle parti di Padelli. Conte, dopo i cambi, ridisegna l'Inter con un 4-3-1-2 che permette di trovare nuove soluzioni. Nel finale arriva anche il raddoppio, per un fallo di mano ravvisato dall'arbitro dopo l'on-field review. Dal dischetto è glaciale Romelu Lukaku a regalare lo 0-2 finale. 

LUDOGORETS-INTER 0-2

INTER (3-5-2): 27 Padelli; 2 Godin, 23 Ranocchia, 33 D'Ambrosio; 11 Moses (23 Barella 72'), 8 Vecino, 20 Borja Valero, 24 Eriksen, 34 Biraghi (15 Young 81'); 10 Lautaro (9 Lukaku 64'), 7 Sanchez.
A disposizione: 35 Stankovic, 6 de Vrij, 31 Pirola, 87 Candreva.
Allenatore: Antonio Conte.

LUDOGORETS (4-2-3-1): 23 Iliev; 4 Cicinho, 5 Terziev, 21 Grigore, 3 Nedyalkov; 18 Dyakov (25 Badji 67'), 12 Anicet; 95 Cauly Souza (8 Biton 90'), 84 Marcelinho, 88 Wanderson; 10 Swierczok (13 Tchibota 76').
A disposizione: 27 Stoyanov, 6 Tawatha, 22 Ikoko, 30 Moti.
Allenatore: Pavel Vrba.

Marcatori: 71' Eriksen (I), 95' Lukaku (I) su rig.
Ammoniti: Lautaro (I), Grigore (L), Wanderson (L), Tchibota (L), Anicet (L).
Recupero: -, 4'.

Arbitro: Carlos del Cerro Grande.
Assistenti: Yuste, Alonso.
Quarto Uomo: Cuadra Fernandez.
VAR e Assistente VAR: Munuera, Barbero.


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