UCL, UN'INTER DA SBALLO: LAUTARO-LUKAKU AFFONDANO LO SLAVIA, 3-1 A PRAGA!

I nerazzurri espugnano l'Eden Arena e salgono al secondo posto nel Gruppo F di Champions League

PRAGA - Una corsa libera, come quella di un bambino felice in un campo senza avversari. Con il pallone scagliato nella porta vuota, con forza, a ribadire che l'Inter c'è ancora e che non sarebbe uscita dalla Eden Arena senza i tre punti. Cercati, sudati, meritati. Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Sigillata dalla fenomenale coppia d'attacco nerazzurra, con la rete di Lukaku a dare il vantaggio agognato, con gli incredibili gol di Lautaro Martinez ad aprire e chiudere un match dalle mille sfumature, dalle gioie all'incredulità (gol di Lukaku cancellato e rigore concesso allo Slavia nella stessa azione), fino all'abbraccio di tutta la squadra, di tutto lo staff, di tutti i tifosi a suggellare un 3-1 mai così giusto, mai così gustoso, mai così bello per quanto espresso da tutta la squadra, ma soprattutto da Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. Slavia Praga-Inter 1-3, e sì, siamo ancora lì, in corsa per un posto negli ottavi di Champions League.

Uno spartito chiaro per la squadra di Conte: costruzione bassa, evitare la pressione altissima della squadra di Trpišovský e poi via, alla ricerca delle punte. Il pressing dello Slavia è quasi asfissiante: tre-quattro giocatori per volta, altissimi, a ridosso dell'area nerazzurra. Una spregiudicatezza non certo sorprendente per i padroni di casa, abituati all'aggressione, ma anche ad un gioco offensivo, fatto di scambi di posizione, di inserimenti senza palla. Un turbinio che rischia di essere produttivo fin dall'inizio, con il colpo di testa a colpo sicuro di Husbauer, a fil di palo. La carica nerazzurra, però, la suonano come sempre le punte. Lautaro, imbeccato da Borja, fa tremare Kolar con una girata di sinistro dal limite. Un segnale: Lukaku e Martinez mettono in costante apprensione i difensori dello Slavia. Che capitolano, al 19', al cospetto di Lautaro Martinez. Il suo destro è perfetto, mix di tempismo e ferocia, ma la costruzione del gol è tutta di Lukaku: tempo e pallone rubato, transizione, la stoica resistenza a tre cariche da parte dei difensori di casa e poi dentro, dribbling e assist vincente. Il gol di Lautaro lo iscrive nel libro delle statistiche nerazzurre: intanto perché è il nono gol su dieci in stagione realizzato nella prima mezzora. E poi perché trova il gol in Champions League per il quarto incontro consecutivo, come Crespo (2002), Vieri (2003) e Eto'o (2010).

Il vantaggio nerazzurro non cambia i piani di gioco dello Slavia Praga, ancora più aggressivo e volitivo. I nerazzurri però dimostrano compattezza e raramente vanno in difficoltà. Anzi al 35' trovano il raddoppio con Lukaku, servito da Lautaro Martinez. Un gol, però, che si trasforma in una on-field-review negativa per l'Inter: l'arbitro Marciniak cancella la rete del belga e concede un rigore per un contatto avvenuto diversi secondi prima tra de Vrij e Olayinka. Soucek, glaciale, fa 1-1, nonostante il tentativo di piede di Handanovic. Un doppio colpo da potenziale K.O. per i nerazzurri, che però non offrono il fianco e anzi, nella ripresa, rientrano con piglio e voglia.

La ripresa è battaglia pura, perché entrambe le squadre hanno bisogno dei tre punti e perché nessuno è disposto a rinunciare alla propria identità. Sale in cattedra Brozovic, con compiti più offensivi grazie alla posizione di mediano di Borja Valero, bravo nel cuore dell'azione. Non c'è esclusione di colpi e nonostante un predominio nerazzurro, lo Slavia punge in avanti con Stanciu e poi con il destro di Masopust che si impenna dopo una deviazione: Handanovic è insuperabile. L'Inter cresce e sviluppa ottimo calcio offensivo, che produce però due clamorose traverse nel giro di tre minuti: al 65' con Lukaku, di testa, servito da un grande cross di Candreva e al 68', con un terrificante destro di Brozovic da fuori area. Un 1-1 blindato dai legni da una parte e dalla parata fondamentale di Handanovic dall'altra, in un disperato uno contro uno contro Masopust.

L'ultimo quarto d'ora è una scossa continua, una corsa su un cornicione. Lautaro accarezza due volte il palo, di sinistro e di destro, lo Slavia si affaccia più di rado. Conte si gioca tutto: dentro Lazaro ed Esposito, per l'assalto finale. Come per magia, si spalanca la strada verso il successo per i nerazzurri. Ad aprirla, lo scivolone di Frydrych sul lancio di Lazaro: Lukaku, solo contro Kolar, porta il pallone fino in porta per un gol del vantaggio meritato. Un sospiro di sollievo che non lascia spazio a un finale tranquillo. La reazione dei padroni di casa è immediata, con Soucek che fallisce il più facile dei tap-in per il pareggio. Quasi un segnale di resa. Perché all'88', al culmine di una partita perfetta, la coppia Lukaku-Lautaro confeziona il 3-1: meravigliosa trivela del belga per il destro al volo dell'argentino. Partita chiusa. E poco importa, anche se spiace, per il bellissimo 4-1 segnato da Lukaku al 93' e annullato dal VAR per offside.

Una vittoria di cuore, carattere, volontà e tecnica. L'Inter si regala la possibilità di giocarsi il passaggio agli ottavi di Champions League: nerazzurri a 7 punti al secondo posto con il Borussia Dortmund, sconfitto 3-1 a Barcellona. Servirà un risultato almeno uguale a quello dei tedeschi all'ultima giornata impegnati con lo Slavia Praga. Per noi l'appuntamento è per il 10 dicembre, a San Siro. Questi ragazzi meritano il supporto di tutti. Forza Inter, sempre!

SLAVIA PRAGA-INTER 1-3

SLAVIA PRAGA (4-2-3-1): 1 Kolar; 5 Coufal, 25 Frydrych (24 Takacs 83'), 15 Kudela, 18 Boril; 22 Soucek; 10 Husbauer (12 Zeleny 70'); 9 Olayinka, 7 Stanciu (27 Traore 58'), 23 Sevcik; 28 Masopust.
A disposizione: 30 Markovic, 14 Van Buren, 21 Skoda, 29 Helal.
Allenatore: Jindřich Trpišovský.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 6 De Vrij, 37 Skriniar; 87 Candreva, 8 Vecino (30 Esposito 80'), 20 Borja Valero (5 Gagliardini 76'), 77 Brozovic, 34 Biraghi (20 Lazaro 76'); 10 Lautaro Martinez, 9 Lukaku.
A disposizione: 27 Padelli, 16 Politano, 33 D'Ambrosio, 95 Bastoni.
Allenatore: Antonio Conte.

Marcatori: 20' Lautaro (I), 37' Soucek (S) su rig., 81' Lukaku (I), 88' Lautaro (I)
Ammoniti: Vecino (I), Lautaro (I), Kudela (S)
Note: ammonito Conte (I)
Recupero: 2' - 3'

Arbitro: Szymon Marciniak
Assistenti: Paweł Sokolnicki, Tomasz Listkiewicz
Quarto Uomo: Tomasz Musiał
VAR e Assistente VAR: Pawel Gil, Marcin Borkowski.


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