ALE E JACK, AMICI PER LA PELLE

L’inno all’integrazione di Inter Campus Cuba

<p>Vanno in scuole diverse, ma tutti i pomeriggi si ritrovano sul campo di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Plaza_de_la_Revolución">Plaza de la Revoluci&oacute;n</a>, alle 16:20 puntuali. Alejandro Delgado Garc&iacute;a ha 11 anni, frequenta la scuola Combatientes de Bolivia; Jackson Dami&aacute;n Dalmanu ha due anni in meno e studia in un istituto poco lontano, il Jos&eacute; Luis Arru&ntilde;ada. Destini differenti che si incrociano attraverso lo sport, grazie a Inter Campus. Insieme a loro un gruppo di amici affiatato tra cui Favio, che ama stare in porta o Danger, che tutti chiamano Peligro traducendo dall'inglese.</p> <p>Siamo all'Havana e ormai da diversi anni, in uno dei municipi socialmente pi&ugrave; vulnerabili della citt&agrave;, una squadra di ragazzi si allena costantemente con il progetto nerazzurro. Qui non conta il colore della pelle o la fede religiosa, ci&ograve; che prevale &egrave; la voglia di giocare e stare uniti. Ale e Jack, usando i loro diminutivi, l'hanno capito bene: ridono e scherzano aiutandosi a vicenda. E quando termina l'allenamento restano in campo finch&eacute; il sole non tramonta.</p>

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