<p><strong>MILANO</strong> - A margine della 13^ edizione del Premio Giacinto Facchetti - "Il bello del Calcio", il CEO Sport nerazzurro <strong>Giuseppe Marotta</strong> ha commentato gli episodi di Fiorentina-Inter, tornando sul rigore inesistente concesso ai viola al minuto 101 che ha portato la gara sul definitivo 3-3: "Abbiamo subito un danno notevole e speriamo che questo danno non sia irreparabile nell'economia della stagione perché sarebbe davvero grave - ha esordito -. Un danno che si è consumato nell'epilogo della gara, quindi diverso rispetto a un torto subito al 5' del primo tempo quando ci sono ancora tantissimi minuti da giocare".</p> <p>"Il rammarico da dirigente di calcio è che come movimento italiano e come Federazione abbiamo investito tanto sullo strumento VAR proprio perché fosse a disposizione della classe arbitrale, non per debellare tutti gli errori ma per ridurli. L'uso deve essere scrupoloso e razionale. Davanti a una situazione del genere in cui si confonde la soggettività con l'oggettività, non posso che rimanere deluso e basito". </p> <p>"Spiegazioni da Abisso? Non me la sento di condannare un arbitro, forse il sistema va rivisto perché è evidente come qualcosa non abbia funzionato e non sta a me indicare un colpevole. Ci deve essere una presa di posizione di chi è responsabile di questa struttura per far sì che le performance degli arbitri siano impeccabili. Di sicuro quello che è successo rappresenta un danno irreparabile nell'economia di una stagione. Spero non sia fatale al termine del campionato. Il gesto di D'Ambrosio è oggettivo e quello che è successo ha dell'incredibile. Da quando c'è il VAR si tratta dell'errore più grosso". </p> <p>In chiusura sulle polemiche legate all'esultanza di Politano: "Sono dietrologie pure, che rispedisco al mittente. Sono elementi che lasciano il tempo che trovano. Anzi, colgo l'occasione per esprimere grande gratitudine alla squadra e all'allenatore, perché ho visto un'Inter competitiva, motivata, come volevamo noi. Abbiamo giocato bene e questa è la cosa più importante". </p> <p> </p>
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