<p>BEIRUT - Othman, Bilal, Mohamed, Khalil e Issa dell'associazione locale 'Ahlam Laje" allenano e giocano con un gruppo di 80 bambini e bambine palestinesi, siriani e libanesi che vivono nel campo profughi di Shatila, nel cuore di Beirut. </p> <p>I bambini palestinesi frequentano le scuole dell'UNRWA (l'Agenzia ONU per i Rifugiati), quelli siriani fanno la scuola pomeridiana a loro dedicata, mentre quelli libanesi frequentano le scuole pubbliche, insieme però tutti giocano a calcio sull'unico campetto a disposizione nel quartiere.</p> <p>La situazione nel campo profughi è al limite della sopportabilità, sia dal punto di vista dei servizi igienico-sanitari che della sicurezza. Non ci sono spazi adibiti al gioco e alla ricreazione, per questo Inter Campus e Anera si impegnano per garantire uno spazio sicuro in cui i bambini possano divertirsi ed imparare in maniera costruttiva ed educativa. </p> <p>Durante la missione, come sempre, i nostri allenatori/educatori, oltre a scendere in campo con i piccoli nerazzurri, hanno tenuto il corso di formazione tecnica agli allenatori locali al fine di condividere il metodo Inter Campus per applicarlo al contesto difficile di Shatila, proprio dove anche Othman e gli altri sono cresciuti.</p> <p>La missione si è conclusa con un incontro con i genitori di alcuni dei nostri intercampisti durante il quale abbiamo avuto modo di presentare Inter Campus e raccogliere le prime importanti testimonianze relative all'impatto positivo del progetto sui piccoli.</p>
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