<p>MONZA - Ogni anno, al Centro di Emato-Oncologia Maria Letizia Verga della Clinica Pediatrica dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, presso la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, vengono diagnosticati e curati più di 80 bambini ed adolescenti affetti da leucemia o linfoma.</p> <p>Le indispensabili terapie implicano lunghi ricoveri, periodi di inattività fisica e possono dare effetti collaterali che riducono l'efficienza di cuore, polmoni e muscolo. Il progetto di ricerca Sport Therapy, supervisionato clinicamente dalla pediatra dott.ssa Adriana Balduzzi, sostenuto dal primario prof. Andrea Biondi e a cui Inter Campus collabora, vuole dimostrare che l'esercizio di precisione contrasta il disuso muscolare e gli effetti collaterali delle terapie.</p> <p>La Sport Therapy per i bambini e ragazzi del Centro inizia dai primi giorni di cura, durante il primo ricovero in reparto. Gli allenamenti vengono svolti in palestra, nelle camere di day hospital, nel reparto di ematologia e persino nelle camere in isolamento del centro trapianti di midollo osseo.</p> <p>Ci racconta la dottoressa Francesca Lanfranconi, Medico dello Sport e coordinatrice della ricerca, che "gli atletini vengono allenati tre volte alla settimana per 20-50 minuti a seconda delle condizioni cliniche del giorno di allenamento. Da settembre 2017 è stato inserito il calcio in quanto gesto tecnico adattabile a differenti capacità di prestazione: ci sono, infatti, bambini estremamente fragili sino a quelli in condizioni di quasi normalità. Inter Campus ci ha messo a disposizione la propria esperienza di utilizzo del calcio in situazioni che necessitano di grande adattabilità. Roby" - ovvero Roberto Redaelli, l'istruttore Inter Campus dedicato a Sport Therapy - "agisce in armonia con i medici dello sport e gli scienziati motori del progetto."</p> <p>Così, non è infrequente che al Centro Maria Letizia Verga si vedano dei bambini cimentarsi nel gioco del calcio (ovviamente senza partite e contrasti!) ed un allenatore con la divisa dell'Inter, armato di pallone e conetti, aggirarsi insieme ai medici nei vari reparti.</p> <p>Continua la dottoressa Lanfranconi, "Inter Campus è molto apprezzato sia dai bimbi sia dai ragazzi più grandi perché propone esercizi coinvolgenti e sempre nuovi, ma sempre all'interno dei carichi lavorativi giornalieri previsti dal progetto di ricerca."</p> <p>Altro dato interessante - e che ci spinge a proseguire in questo percorso - è che i primi incoraggianti risultati della ricerca rivelano che, dopo 3 mesi di allenamento di precisione, fisicamente e psicologicamente "gli atletini" migliorano! Inoltre, i questionari di qualità della vita mostrano che i bambini e i ragazzi si sentono meglio fisicamente e questo permette loro di avere una vita sociale più normale e di fare nuove amicizie.</p> <p>Promuovere lo sport presso i giovanissimi è una missione che ogni sportivo sostiene. Offrire ad un bambino o a un ragazzo malato la possibilità di praticare sport può consentirgli di proiettarsi con più determinazione nel processo di guarigione. Se lo sport è ritagliato su misura per ciascun soggetto può diventare uno strumento di cura e gettare le basi di uno stato di salute futuro.</p>
Visita il sito intercampus.inter.it