MILANO - Una partita sofferta, una partita che ad un certo punto, sembrava andata. Poi, come al solito, ci pensa Mauro Icardi a riprenderla, a ridare la scossa, a tenerci in piedi. La vittoria del Tottenham non ci spaventa: tutto dipende da noi. Aver giocato stringendo i denti contro un ottimo Barcellona ci dà la consapevolezza del grande carattere e, soprattutto, ci dona un'ulteriore certezza. Abbiamo una delle difese più toste d'Europa e i numeri in fase di non possesso sono chiari: Brozovic è il giocatore che fa più tackle (7), Perisic piazza 4 intercetti, mentre De Vrij stoppa per 4 volte le azioni pericolose degli spagnoli.
Capitoli a parte sono le prestazioni di Handanovic, decisivo a più riprese (7 parate), lucido anche a fine gara: «Forse potevamo fare qualcosa in più, ma queste partite ci servono e ci fanno crescere». Ha ragione Samir e si può compiacere anche del match dei suoi altri compagni di reparto, Skriniar, su tutti. Lo slovacco brilla nella notte di San Siro con 6 contrasti su 7, 8 uno contro uno vinti, e l'87,5% di passaggi riusciti. Immenso.
Il Barcellona, come detto, gioca nella nostra metacampo, ma quando riusciamo a ripartire, lo facciamo con velocità, soprattutto nel secondo tempo. Il fulcro di tutto è Brozovic che nella zona d'attacco è puntuale (55 passaggi corti con il 94,1% di precisione nei 40 metri blaugrana) e di sostanza. Lui è l'argine nel palleggio della squadra di Valverde. Il croato aziona spesso Politano e Perisic che lottano e allungano il Barcellona. La partita a raggi X del nostro 44 dice che l'85,7% dei suoi tocchi cercano il cross o la verticalità. Su uno di questi l'esterno italiano ha anche la palla del possibile 1-0, sfumato di poco. Bene anche Lautaro entrato in campo con il piglio giusto e protagonista, con Vecino, dell'azione del pareggio.
Dipende da noi, insomma. Bisognava portare a casa almeno un punto e la missione è compiuta. Ora la testa alle prossime due perché la qualificazione è alla portata. Forza Inter!
