LA SCUOLA DELL'INTEGRAZIONE

Inter Campus in Bosnia ed Erzegovina contribuisce a ristabilire comprensione e dialogo tra etnie, partendo dal gioco del calcio e dai bambini

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<p>SARAJEVO - &quot;Quando andavo a scuola per me era normale non incontrare mai i bambini musulmani, avevamo aule, orari e professori diversi. Per questo quando vedo quello che avviene quotidianamente su questo campo non smetto mai di stupirmi.&quot;&nbsp;Con queste parole Ines fa comprendere l'importanza, ma anche la straordinariet&agrave;, del lavoro di integrazione che sua madre Zorica, presidente dell'Associazione Dubrave a Domanovici, e Hajirija, presidente della Fondazione&nbsp;Sprofondo-Bezdan a Sarajevo, insieme agli allenatori locali svolgono in Bosnia ed Erzegovina, con il supporto di Inter Campus.</p> <p>Il nucleo di Domanovici (vicino Mostar) fa giocare infatti nelle stesse squadre 120 bambine e bambini cattolici e musulmani - compresi i figli dell'Imam della moschea locale -, costituendo un esempio di dialogo, tolleranza e di apertura per tutta la zona, che speriamo in molti vogliano replicare.</p> <p>Nella recente visita nel Paese, gli allenatori Davide Lubes e Gianluca Baschieri hanno condotto un corso di aggiornamento tecnico a beneficio di tutti gli istruttori locali, quattro di Domanovici e due arrivati dal nucleo di Sarajevo. Il corso &egrave; stato l'occasione non solo per condividere nozioni ed esperienze, anche per aumentare il senso di appartenenza al progetto e promuovere la conoscenza reciproca: per un lavoro di integrazione ci vuole una squadra coesa!&nbsp;Coesa e anche ...benedetta. Nel vero senso della parola, grazie all'inaspettata quanto gradita visita&nbsp;ricevuta dai padri che nel 2011 hanno finanziato la costruzione del campo. Sono arrivati a sorpresa per fare un saluto proprio durante un allenamento dei nostri bambini e sono stati felici di vedere che l'Associazione Dubrave e Inter Campus stessero dando seguito a quanto iniziato tempo fa con la loro donazione.</p> <p>Anche a Sarajevo&nbsp;la stagione calcistica &egrave; da poco ricominciata. Ci alleniamo su un nuovo campo vicino al confine tra la Federazione di Bosnia ed Erzegovina e la Repubblica Serba e, per questo, ci sono tanti nuovi iscritti. L'entusiasmo dei bambini al loro primo allenamento in nerazzurro &egrave; stato dilagante. Tutti, con un'energia quasi incontenibile, si sono divertiti insieme: il primo passo per creare amicizie.</p> <p>Anche se la guerra in queste zone &egrave; finita nel 1995, avvertiamo che la presenza di programmi di integrazione&nbsp;sia ancora utile. Quando la pace e la societ&agrave; vengono distrutte, per ricostruirle ci vogliono anni ed &egrave; per questo che Inter Campus e le associazioni sue partner continuano a lavorare fianco a fianco con l'intento di ristabilire il dialogo tra etnie, cominciando, come sempre, dai bambini e dal gioco del calcio.</p>


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