A ROBERTO SAMADEN IL PREMIO "MANLIO SCOPIGNO" COME MIGLIOR DIRETTORE DEL SETTORE GIOVANILE

"Ringrazio la Società che ci permette di svolgere bene il nostro compito, il premio è da condividere con tutte le persone che lavorano nel nostro Settore Giovanile"

<p><strong>RIETI</strong> - Importante riconoscimento per <strong>Roberto Samaden&nbsp;</strong>che, presso l'Auditorium Varrone di Rieti, ha ricevuto il premio &quot;Manlio Scopigno&quot; come <strong>miglior direttore del settore giovanile</strong>&nbsp;per <em>&quot;aver costruito all'Inter un modello di gestione che &egrave; diventato un esempio per il calcio italiano ed europeo </em>- come si legge nella motivazione -<em>. Il vivaio nerazzurro ha ottenuto con tantissime delle sue squadre, anche nella scorsa stagione, risultati eccezionali e, soprattutto, ha fornito alla societ&agrave; nerazzurra e al club Italia un patrimonio di giovani talenti sui quali costruire il proprio domani. In un periodo in cui spesso si lamenta la scarsa professionalit&agrave; dedicata alla crescita dei ragazzi, il suo &egrave; un esempio che permette di guardare con ottimismo al futuro&quot;</em>.&nbsp;</p> <p>Queste le parole del direttore del Settore Giovanile nerazzurro a margine della premiazione: &quot;Fa piacere ricevere questo riconoscimento, ma voglio ringraziare la Societ&agrave; che ci d&agrave; la possibilit&agrave; di svolgere bene il nostro compito e ci tengo a precisare che il nostro &egrave; un lavoro di squadra. Il premio va condiviso con almeno altre 250 persone, perch&eacute; non &egrave; il singolo&nbsp;a fare la differenza, ma il lavoro quotidiano&nbsp;di gruppo&quot;.</p> <p>&quot;&Egrave; una soddisfazione, ma non una sorpresa, vedere&nbsp;che nella massima serie&nbsp;stanno trovando spazio tanti ragazzi cresciuti nel nostro vivaio - ha commentato -.&nbsp;L'importante &egrave; non avere l'aspettativa che i giovani siano subito pronti al salto dalla Primavera alla Serie A, perch&eacute; il campionato italiano &egrave; estremamente difficile e solo con il giusto percorso si pu&ograve; dare continuit&agrave; alla loro crescita. Tanti hanno gi&agrave; dimostrato dopo qualche anno di poter arrivare ad alti livelli&quot;.&nbsp;</p> <p>&quot;Il nostro obiettivo &egrave; quello di far crescere i ragazzi. La base &egrave; sempre pi&ugrave; ristretta, ci sono meno giovani e quindi tutto si fa pi&ugrave; complicato. Bisognerebbe lavorare sul calcio di base per migliorare anche quello di vertice&quot;.</p> <p>&nbsp;</p>


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