MILANO - Alla vigilia della sfida che vale lo Scudetto, ha parlato ai microfoni di Inter TV l'allenatore dell'Under 19 Stefano Vecchi. Quella in programma domani al "Mapei Stadium" è la settima finale in carriera con i nerazzurri, con cui Vecchi ha già vinto Campionato (2016-2017), Viareggio Cup (2014-15 e 2017-2018), Coppa Italia (2015-2016) e Supercoppa italiana (2017-2018).
"L'emozione e la tensione sono quelle della prima finale perchè sappiamo di essere vicini ad un obiettivo importante per noi, la società e i ragazzi. Ogni finale ha la stessa importanza, anche se ne abbiamo giocate tante. Siamo contenti di quanto abbiamo fatto e di aver ottenuto grandi traguardi anche quest'anno".
Quella di domani sarà la terza finale consecutiva contro la Fiorentina: "Sarà sicuramente una partita diversa rispetto alle ultime sfide (Scudetto e Viareggio, ndr): ogni gara nel gioco del calcio presenta imprevisti e difficoltà diverse. Tuttavia, ci auguriamo che il finale sia lo stesso". "Siamo abituati a giocarci qualcosa di grande, ma i nostri avversari non sono da meno. I viola hanno avuto un giorno di riposo in più di noi, entrambi però conosciamo come si preparano queste sfide e arriveremo pronti al calcio d'inizio", ha proseguito il tecnico.
Un pensiero alla squadra dopo la sfida con la Juventus: "L'incognita della prima partita era se riuscivamo a essere subito pronti fisicamente e mentalmente perchè loro hanno giocato più partite nell'ultimo periodo. Ma siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla positiva risposta della squadra. Contro la Fiorentina servirà una grande prova. Abbiamo speso delle energie ma i nostri ragazzi sono capaci di recuperare in fretta".
Le differenze tra la finale dello scorso anno e quella di domani: "Ai nostri giocatori cerchiamo di trasmettere di anno in anno gli stessi valori, la Fiorentina ha un allenatore nuovo e qualcosa è inevitabilmente cambiato. A livello di giocatori, invece, loro hanno cambiato meno di noi". "In una finale ci sono varie componenti che entrano in gioco. Bisognerà sicuramente limitare al massimo gli errori perchè queste sono gare equilibrate e che spesso le vince chi sbaglia di meno", ha concluso Stefano Vecchi.