NEW YORK - A pochi mesi dall'ultimo invito che ha portato Inter Campus al Palazzo di Vetro, si rinnova un'esperienza che oggi ha coinvolto il progetto sociale nerazzurro nell'evento di Alto Livello su 'Crime Prevention and Sustainable Development through Sports', organizzato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro Droga e Crimine (UNODC).
La giornata - che è stata aperta dal Presidente dell'Assemblea Generale ONU, H.E. Miroslav Lajčák e dal Direttore Esecutivo di UNODC, Yury Fedotov - ha rappresentato un'importante occasione di confronto sui temi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sul contributo crescente dello sport come strumento di pace e prevenzione del crimine.
Presenti all'evento anche Dikembe Mutombo, Presidente dell'omonima fondazione ed ex giocatore NBA, l'Inviata del Segretario Generale per la Gioventù Jayathma Wickramanayake, il Segretario Generale del Comitato Supremo per la consegna e il lascito del 2022 FIFA World Cup Hassan Al-Thawadi e Anita DeFrantz, prima donna afroamericana a lavorare come Membro del Comitato Olimpico Internazionale.
Gli interventi hanno sottolineato il ruolo dello sport nel rinforzare intere comunità e i suoi individui più fragili (donne, giovani e bambini), migliorando salute, istruzione ed inclusione sociale. Inoltre, lo sport è in grado di trasmettere abilità che permettono di accrescere l'autostima e di affrontare le sfide quotidiane, allontanando giovani e bambini dai rischi connessi a crimine, violenza e droga.
A rappresentare Inter Campus c'era José Vallejo, Presidente della Fundación Renacimiento, partner del progetto nel quartiere di Tepito a Città del Messico. Una zona della città tristemente famosa per l'alto tasso di criminalità e l'uso di droghe sin dalla tenera età. Con la sua attività di calcio ed educazione, "Inter Campus vuole essere un valido strumento utilizzato dalla Fondazione per il recupero di questi bambini e il loro reinserimento in società", afferma il Project Manager di Inter Campus Messico, Christian Valerio.
Non solo una collaborazione riuscita tra una ONG e una squadra di calcio, ma un progetto concreto che si inserisce nell'ambito degli obiettivi d'interesse globale dettati dall'ONU.
Chiudendo l'incontro, l'Ambasciatore italiano alle Nazioni Unite Sebastiano Cardi ha dichiarato: 'I progetti sportivi territoriali sono uno strumento incredibile per la prevenzione della criminalità. Lo sport è spesso l'ingrediente chiave che aiuta le comunità a tornare forti dopo periodi di gravi difficoltà.'
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