SPALLETTI: "I TIFOSI, I NOSTRI SPECIAL 73MILA"

Il tecnico dell'Inter in conferenza stampa in vista del match contro il Torino: "È una partita che ci può mettere in difficoltà, dobbiamo lottare fino alla fine"

APPIANO GENTILE - Giornata di vigilia per i nerazzurri che domani affronteranno il Torino a San Siro per il lunch match delel 12.30. In conferenza stampa è intervenuto Luciano Spalletti, che ha cominciato parlando della frase di Anna Frank, pubblicata sul profilo Instagram in mattinata: "La volontà era quella di far in modo che non succedesse ciò che accade sempre, e che quindi si smettesse di parlare di questa cosa dopo una settimana. Una società che sceglie di comunicare attraverso l'odio non può sopravvivere. Gli si dà uno spazio in più per dare seguito a questa presa di posizione di tutti. Così magari a distanza di qualche altro giorno si scriverà qualcos'altro".

Questo invece il giudizio sull'avversario: "Qui conoscono bene Mihajlovic, ha fatto vedere a più riprese le sue qualità di calciatore e allenatore. Conosce bene questo ambiente, ci è già stato. Forse il carattere può essere qualcosa che ci accomuna. Il Torino ha ritrovato i suoi titolari e viene da un risultato positivo, sono tutte insidie in più ma noi dobbiamo vincere, dobbiamo lottare fino alla fine".

La sfida di domani vedrà San Siro quasi tutto esaurito: "Ci fa piacere che i tifosi ci siano e sentirli vicino. Ci fa enorme comodo averli a spingere dalla stessa parte in cui spinge la squadra. È un'altra dimostrazione di fiducia che ci danno. Quando siamo stati in difficoltà ho visto sempre la squadra ragionare da blocco di squadra, con reazioni totali. Se non ci sono distanze di squadra, reazioni veloci, l'essere tosti dentro la partita. Questa è una partita che ci può mettere in seria difficoltà, faremo uso del tifo delle persone che hanno voluto essere a San Siro con noi".

"Dobbiamo restare nelle prime 4 postazioni, e sono poche per la qualità delle squadre che attualmente compongono il nostro campionato" aggiunge Spalletti, che poi ha parlato del rinnovo di Eder: "Mi fa piacere che abbia rinnovato il contratto. È come un prolungamento per tre calciatori. Fa tre ruoli in maniera perfetta, ha un senso di adattabilità perfetto. Sa fare tutto quello che gli si chiede. Ci sarebbe da rinnovare gli anni, non l'essere interista".

Sulla formazione di domani e commenti sui singoli: "Attualmente tutti hanno sviluppato l'allenamento che dovevano, questa settimana ho l'imbarazzo della scelta. Ho a pieno regime Brozovic, Joao Mario, Eder. Cancelo ha iniziato a non sentire più dolore quando calcia, Dalbert inizia a far vedere le sue qualità, comincia ad aver assorbito metodo e lavoro. Si potrebbe anche fare qualcosa di differente perché sono convinto che la squadra non perderebbe nessun tipo di qualità. Gagliardini migliora minuto dopo minuto, ora diventerà il suo campionato da qui in avanti, ve lo farò vedere. Di Vecino siamo ultra contenti, e renderà ancora meglio".

Sul rapporto con Piero Ausilio: "Sento l'affetto dei miei dirigenti, li sento anche molto vicini. Mi danno una mano sotto tutti gli aspetti. Ausilio è quello che ho conosciuto prima di tutti. È sempre stato lo stesso da quando l'ho conosciuto. Abbiamo un contatto diretto quasi quotidiano e mi fa enormemente piacere. C'è tutto quello che ci occorre per poter raggiungere il nostro obiettivo".

I meriti dei risultati ottenuti finora sono del gruppo: "L'Inter di Mourinho e di Moratti è solo una bellissima scultura. Per il momento abbiamo solo comprato il martello, abbiamo tante cose da fare ancora. All'Inter del Triplete ci accomunano questi fantastici tifosi, i nostri Special 73mila. Ho una società ottima, come volevo che fosse la società per cui lavoro. Non ho nessun merito, ci sono soprattutto i giocatori, io sono a traino. Stiamo migliorando in fase difensiva, per compattezza e reparto, le reazioni sulle fughe e sul prendere campo. Per fare gol ormai gli episodi insidiosi li creano tutte le squadre, per questo dobbiamo essere bravi, ma stiamo migliorando anche come linea difensiva".

Infine, si parla dei Nazionali in vista della sosta del prossimo weekend: "I nostri dottori parlano con i medici della nazionale per cui vanno a giocare, cerchiamo di mettere a disposizione i voli per farli tornare mezza giornata prima, si organizzano gli allenamenti in base ai rientri. Cerchiamo la cura del particolare".


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