SAN PAOLO - Qualche mese fa il nucleo di Jardim Santo Antonio ha dovuto spostarsi: il ruscello che scorreva a lato del campo ha iniziato a erodere il terreno di gioco. In realtà, non si tratta di un torrente, ma dello scarico di tante case che occupano questo quartiere povero. Da diversi anni si parla di un progetto di copertura della fogna, ma i lavori non sono mai cominciati, lasciando cumuli di macerie a bordo campo. Così, mese dopo mese, è smottata prima la bandierina del calcio d'angolo, poi tutto il resto, fino ad arrivare in area.
Oggi i bambini si allenano in una struttura poco distante, dove una tettoia ripara dal sole e dalla pioggia campo in erba sintetica. Gli spazi sono ridotti, ma comunque buoni per un allenamento Inter Campus. All'ingresso uno striscione ammonisce chi varca l'ingresso: 'Proibito l'uso di droghe in questo luogo', dando per scontato che altrove se ne faccia uso. Un motivo in più per tenere i bambini impegnati a giocare, dando loro una alternativa sana alle tante devianze possibili.
Per questo c'è Celso, l'allenatore che tre volte alla settimana garantisce allenamenti, divertimento e partite. Terminata la sua attività presso il carcere di San Paolo, dove lavora come guardia, si dedica a quella che lui stesso definisce la sua vera passione: lo sport per i bambini. Ci spiega che trascorrendo molto tempo a contatto coi detenuti avverte un senso di responsabilità ancora maggiore verso i più piccoli: sono ancora in tempo per scegliere un cammino diverso attraverso il gioco del calcio e la maglia nerazzurra.
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