CANUTI: "IL PROVINO ALL’INTER? NON LO DISSI A NESSUNO"

L'ex difensore nerazzurro racconta gli esordi e la carriera all'Inter, dallo Scudetto alla prima tournée in Cina

APPIANO GENTILE - Consueto appuntamento del mercoledì con Memorabilia. Ospite di questa nuova puntata è Nazzareno Canuti: "Una carriera iniziata con l'Inter a 14 anni, mi ricordo che Invernizzi e Masiero erano gli osservatori. Non lo dissi neanche ai miei genitori, giocai terzino anziché ala destra. Dopo il primo tempo mi mandarono a casa ed ero convinto che non mi avrebbero preso, invece mi diedero i documenti da firmare".

Dopo tutta la trafila nelle giovanili, Canuti ha disputato 183 partite in nerazzurro: "Un campionato vinto andando in testa dalla prima giornata fino alla fine. Eravamo un grande gruppo, sarebbe bastato poco per vincere anche di più. Il rammarico è stato quello di non aver vinto la Coppa dei Campioni, siamo arrivati a un passo e purtroppo come si dice siamo andati a Roma senza vedere il Papa".

L'Inter di Bersellini fu anche la prima squadra italiana a visitare l'estremo oriente in pre-season: "Abbiamo fatto 12 giorni in Cina, 40 gradi all'ombra ma è stato bellissimo. Anche lì Bersellini ci teneva a stecchetto con la dieta. Il primo anno con lui è stato quasi drammatico: camminare e correre al buio già di prima mattina, non eravamo abituati a un certo tipo di allenamenti e di pressioni".


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